Litiga col vicino, prende il fucile e spara per sbaglio
Vicenda surreale in un condominio mercoledì sera dopo una lite per il colore di una tenda. I carabinieri hanno fatto irruzione nella sua abitazione ma lui si stava facendo una doccia per raffreddare i bollenti spiriti

Voleva spaventare il vicino (suo parente acquisito) con il fucile da caccia che aveva in casa ma, accidentalmente, ha fatto partire un colpo in casa e si è ritrovato con i carabinieri che hanno fatto irruzione nell’abitazione.
Sono stati momenti concitati quelli vissuti ieri sera (mercoledì) in una palazzina di Cavaria con Premezzo al termine di una lite tra vicini per il colore di una tenda. Un 55enne dal grilletto facile e maldestro (artigiano incensurato) è stato denunciato per minaccia aggravata dai militari della stazione di Cassano Magnago, chiamati ad intervenire a seguito del colpo di fucile partito per sbaglio.
La vicenda è iniziata quando il 55enne e il vicino 45enne si sono messi a litigare verbalmente nell’atrio del palazzo sul colore del tendaggio che uno dei due stava montando e che non sarebbe stato giudicato idoneo. Al termine della discussione il 55enne, evidentamente accecato dalla rabbia, è tornato all’interno della propria abitazione andando a prelevare il proprio fucile da caccia calibro12, marca Beretta e che deteneva regolarmente, probabilmente con il solo intento di “minacciare” ed intimorire “il contendente”.
Nel tragitto, però, mentre era ancora all’interno della propria abitazione,è partito un colpo che si è conficcato nel battiscopa della cucina. Il forte rumore ha allarmato i vicini che hanno chiamato i carabinieri. Questi, non conoscendo la dinamica dei fatti, sono stati costretti ad un intervento piuttosto energico (considerando che l’autore dello sparo non rispondeva al citofono essendo impegnato in una “doccia” rinfrescante – evidentemente resasi necessaria per abbassare l’adrenalina determinata dalla furiosa lite).
A seguito dell’intervento dei militari e della conseguente perquisizione domiciliare, il fucile in questione e altre armi da caccia con relativo munizionamento sono stati posti in sequestro, in attesa della verosimile revoca definitiva. La posizione dell’uomo verrà rimessa alle valutazioni dell’autorità giudiziaria.
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