Articoli religiosi, un fatturato da 30 milioni di euro
Sono cinquanta i negozi specializzati in Lombardia, la maggior parte in provincia di Bergamo

Dalla classica icona da appendere in casa all’angioletto colorato per la stanza dei bambini, dai prodotti dei monasteri ai rosari, dai candelieri alle statuette in marmo o alabastro: sono solo alcuni degli oggetti o idee regalo che si possono trovare negli oltre 700 negozi italiani tra sedi e unità locali, specializzati nella vendita di articoli religiosi e arredi sacri. Un settore molto specifico con un fatturato nazionale da 30 milioni di euro.
La Lombardia ne conta una cinquantina, circa uno su tredici in Italia e vede tra le prime 20 province Bergamo, all’ottavo posto con 18, e Milano al dodicesimo con 15. E se a Roma, centro della cristianità, ce ne sono ben 90 (12,6%), la Campania annovera ben 4 province nei primi 10 posti: Napoli seconda, Caserta quarta, Salerno sesta e Benevento nona. Al terzo posto si piazza invece Foggia. Si tratta di un tipo di attività in cui sono poco presenti gli stranieri (solo il 4% in Italia) ma è al 40% a guida femminile (31% in Lombardia) e una su otto è giovane (6% in Lombardia). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese 2015 e 2014 relativi a sedi e unità locali.
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