Il castagno è in fiore

Il 29 giugno, con mia moglie, decidiamo di far quattro passi per prenderci una boccata d’aria in un bosco, la scelta è unanime perla località il Poggio a Luvinate, non mi risulta chiara la logica dei confini comunali, che sono stati inventati e mantenuti, per rispondere a realtà superate dal tempo, ma fino a che prevarranno logiche di mantenimento delle situazioni esistenti sovente per modesti privilegi di pochi a spese dei molti, dovremo subire queste situazioni a dir poco contrastanti con un minimo di logica di convivenza civile. Arrivati al posteggio del Poggio già sentiamo l’aria più fresca, ma subito vedo un albero di Castagno comune (Castanea sativa) (1) che mi offre l’occasione per riprendere la fioritura e del fiore maschile e di quello femminile il tutto in un solo fotogramma che poi potrò rielaborare, anche il Carpino comune (Carpinus betulus) (2) con i suoi amenti così che potete confrontali con quelli del Carpino bianco che era nel pezzo precedente. Realizzate queste foto, ci incamminiamo per il sentiero 10 e ci accorgiamo che sono in parecchi che hanno fatto questa scelta, qualcuno portando anche il cibo, il tappetino da ginnastica, utilizzato per eventuali riposi al fresco.

Il 1 luglio, entrambi torniamo a villa Cagnola perché voglio verificare la situazione delle Elleborine, ma quella più grande non la ritrovo e la più piccola sembra essersi fermata nella crescita, in compenso una Prunella delle Alpi (Prunella grandiflora) (3) questa bella lamiacea è caratterizzata dai tubi della corolla tendenti verso l’alto; attraversiamo la parte piana per far vedere il Centauro giallo (Blackstonia perfoliata) (4) a mia moglie che subito mi indica oltre a 2 centauri maggiori in fioritura altri 3 esemplari di centauro giallo tutte genzianacee molto belle purtroppo il Centauro giallo è quasi scomparso non solo nela nostra provincia ma in parte dell’arco alpino mentre il Centauro maggiore è più comune. Realizzate queste 2 brevi sortite Domenica 3 prima delle 8.30 abbiamo parcheggiato ai piedi del sentiero per le Pizzelle, salendo ci siamo goduti la frescura del posto, sino a quando vediamo alcuni gigli di S, Giovanni che sono ormai sulla via di appassire e quelli che sembrano più vivaci sono al secondo fiore, accolgo l’invito della moglie di evitare di andare fuori sentiero per fotografare il giglio quindi andiamo verso il passo, dopo poco incontriamo le orchidee sono tutte dello stesso tipo, si tratta di Manine profumate (Gymnadenia odoratissima) (5) a mia moglie piace il profumo intenso di questa orchidea e si sofferma ad annusarle. Questo ritrovamento mi ricorda che lo scorso anno avevo trovati anche altre specie per cui sono stimolato ad andare oltre tanto che, raggiunto il passo propongo di andare sul sentiero per Fontana rossa, ma fatti pochi passi mi accorgo che non vi sono novità di particolare interesse, decidiamo di ritornare ma, arrivati al bivio la decisione è di effettuare il ritorno passando dalla cima del M. Pizzella e di conseguenza imbocchiamo il sentiero che ci porta verso la cima ma mia moglie, sempre attratta dalle faggete, mi segnala la presenza di un Giglio martagone (Lilium martagon) (6) fra i faggi, individuatolo lo raggiungo con qualche difficoltà e un bell’esemplare anche se modesto di fioritura perché porta solo 3 fiori, i petali non sono molto spessi ma è l’unico che ho visto e che può rendere l’idea di questo bellissimo fiore che dobbiamo ricordarci che e un regalo della natura per Varese perché il suo habitat ideale è attorno ai 2000 m di altezza.

Fatta la foto si riprende il sentiero e arrivati in cima propongo di fare una visita al vecchio e ormai dismesso sentiero per il P. Varrò, la moglie non è convinta della proposta ma mi segue ugualmente l’erba alta fa aumentare le sue perplessità che diminuiscono entrando nel bosco, ma appena fuori dal bosco decide di non proseguire oltre, anche io non vedendo gigli rossi che pure avevo visti i bordi del bosco con fiori che stavano appassendo e non trovando le orchidee che mi aspettavo decido di seguirla sulla via del ritorno. Appena iniziata la discesa intravvedo nel prato sulla destra dei giovani esemplari di Succiamele rossastro (Orobanche gracilis) (7), le orobancacee sono piante senza clorofilla che devono prendere da atre piante. Poco più giù inizia la fioritura delle Vedovine striscianti (Lomelosia graminifolia) (8) che certamente ha molte somiglianze con le varie Knautie ed è per questo che mi sono preoccupato di fotografarla con un esemplare che mettesse in evidenza tutti i caratteri che la distinguono, anche questo è un gioiello della flora del Parco ormai considerata persa sia in Provincia di Varese che nelle zone confinanti; poco più sotto si mostra in piene fioritura il Centauro maggiore (Centaurium erytraea) (9) che è sempre una bellissima genzianacea anche se non più ricercata come nei primi anni del secolo scorso per combattere gli stati febbrili. E con ciò termina questa uscita durata meno di 3 ore compreso il fotografare.
Ho pensato che si possono aggiungere le foto dell’uscita in solitaria del giorno 6 luglio, quando partendo in modo da arrivare al parcheggio antistante la pensione Irma prima delle 8.30 per fare il giro del M. 3 Croci nel tratto fra il parcheggio e la vetta. Ancora nella parte bassa del tragitto due esemplari di verbasco mi consentono di far vedere 2 fiori simili ma con qualche differenza ecco un esemplare di Verbasco di Chaix (Verbascum chaixii) (10) e un Verbasco licnite (Verbascum lychnitis) (11) si noti la differenza frale foglie picciolate quelle del primo sessili quelle del secondo, fusto bruno per il primo verde nel secondo; dal M. 3 Croci si godono dei panorami spettacolari un esempio è quello prealpino a nord-est di Varese che propone la foto contrassegnata col n° (12) , bello perché particolarmente denso il Millefoglio rosato (Achillea roseoalba) (13), ma non meno attrattiva è la Veronica spigata (Veronica spicata) (14), che è presente assieme al Trifogli alpino (Trifolium alpestre) (15) e alla Stregon gialla (Stachys recta) (16).