Kangur, il risveglio del guerriero
Caja cambia utilizzo per l'ala che dopo tanto tempo torna a essere il migliore biancorosso. Maynor, Pelle ed Eyenga mancano all'appello della sufficienza
JOHNSON 6 – Prova da non disprezzare, anche se fatta da qualche alto e basso di troppo, dove il “down” purtroppo coincide in parte con il passaggio a vuoto della squadra dopo la mezz’ora. Cose buone però se ne vedono, come anche una presenza più costante in campo. Spremuto per 40′, segno che Caja si fida di lui.
ANOSIKE 6,5 – Consueto avvio sprint di questo periodo, poi va un po’ in calando. Spesso ci si accorge di lui quando è in panchina: fateci caso, è lì che Sassari (Lawal, soprattutto) lucra quei rimbalzi d’attacco e quindi quei secondi possessi che fanno male a Varese.
MAYNOR 5 – Partenza brillante e convinta, poi trova un paio di ferri con tiri relativamente facili e inizia a intristirsi. Ci si aspetta sempre la giocata risolutiva, e invece il colpo gli resta spesso in canna. Partita insufficiente, ma partita vera a differenza di qualche comparsata del passato.
AVRAMOVIC 6,5 – Tra i più vivaci, nonostante dalla parte opposta ci sia uno Stipcevic spiritato e pronto a rispondere a ogni colpo positivo del giovane serbo. Aleksa ci mette la faccia tosta di inizio stagione, ed è bravo a non soffrire troppo il pressing che Pasquini gli ritaglia addosso ogni volta che Avra si mette in regia.
PELLE 5 (IL PEGGIORE) – Nelle montagne russe del rendimento del pivot, la partita contro Sassari corrisponde purtroppo a un punto basso. Comincia bene, mettendo timore a Lawal, ma dal secondo giro sul parquet in avanti non trova alcuno spunto positivo e, anzi, anche per troppa foga sbaglia più di un movimento difensivo. E la Dinamo ringrazia.
CAVALIERO 5 – La sua stagione continua ad avere problemi di decollo. Anche stavolta, un paio di buone premesse e poi un seguito fatto di tanta fatica in attacco, di difficoltà in difesa, di sacrificio vano.
KANGUR 7 (IL MIGLIORE) – Felici di scrivere il suo nome in verde dopo tanto tempo. Caja gli cambia un po’ i compiti (esce dalla panchina, gioca più sui tagli che sul perimetro) e trova il modo di farlo rendere parecchio. Chiude da top scorer, non spreca un pallone, mette la museruola a Savanovic. Bentornato KK.
FERRERO 6,5 – Punge con coraggio e grinta la difesa sassarese nel primo tempo, e i Gigantes biancoblu si chiedono più di una volta da dove sbuchi. La partita di Kangur gli toglie quache muuto strada facendo, ma resta uno dei migliori.
EYENGA 5,5 – Partita strana, la sua. Comincia compassato, si attiva in attacco con discrezione e senza pestare i piedi, accetta di difendere anche sui piccoli per dare una mano. Mancano però i suoi punti, ma subito dopo aver iniziato a trovare la via del canestro perde due palloni vitali e forza un tiro che andava preso in tutt’altra maniera.
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