Cuveglio, la “bretella” anti-traffico costa 25 milioni

Negli ultimi giorni è tornata in auge l’ipotesi di un collegamento per alleggerire la viabilità sulla statale 394. Una sorta di tangenziale che potrebbe rientrare nel “Patto per la Lombardia”

La Bretella di Cuveglio

Tanti sono gli interventi attesi per migliorare la viabilità dell’Alto Varesotto: non più tardi di due settimane fa è stato discusso e approvato un documento per alzata di mano dove 35 sindaci chiedevano di inserire alcune opere di miglioramento stradale nel “Patto per la Lombardia”: soldi, tanti, che il Governo e l’Unione Europea hanno messo a disposizione per migliorare anche la questione del traffico.

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A fare la parte del leone nei ragionamenti degli amministratori è la statale Besozzo-Vergiate, la ss629. Ma c’è anche un’altra opera di cui si sta tornando a parlare ed è la “Bretella di Cuveglio”.

IL TRACCIATO – Ma cos’è questa bretella? Da dove passerebbe? Si tratta di un collegamento viario che forma una sorta di bypass che provenendo da Luino, all’altezza di Santa Maria (l’area festa che si trova sulla sinistra, vedi foto sopra) si immetterebbe quasi parallela alla statale 394 per arrivare alla zona di Bofalora (zona Poste- Tigros) e da lì ripartire per collegarsi nuovamente con la statale fra Brenta e Casalzuigno.

La lunghezza è di 3 chilometri e 200 metri. Su questo tracciato esiste una relazione realizzata dai tecnici della provincia per il settore viabilità.
 C’è inoltre un tracciato sviluppato con rilievi fotogrammetrici per il momento non inseriti in uno studio di fattibilità, ma una stima sul costo dell’opera esiste. Si tratta di una media fra i parametri chilometrici di costo adottati da Anas e quelli della Provincia di Varese: l’importo si aggira attorno ai 25 milioni di euro.

L’opera, secondo un accordo quadro sviluppato tra Anas-Provincia del 2003, e allora sottoscritto fra i due enti per la realizzazione della Arcisate-Bisuschio, prevede la collaborazione fra i due soggetti, che a vario titolo possono interagire per la stesura sia del progetto, sia del bando di gara.

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A COSA SERVE? – La “Variante 394 Cuveglio-Cuvio-Casalzuigno” (questo il nome tecnico dell’opera) alleggerirebbe il traffico sulla statale 394 che dalla Valcuvia collega il Medio Verbano a Luino e da lì alla Svizzera. Vi sono alternative alla statale, ma non sono adatte a grandi flussi di traffico, come la provinciale 69 del Lago Maggiore, che è stretta e ricca di curve (e anche su questo si spera di inserire nel Patto per la Lombardia interventi di ammodernamento).

Oppure esiste la statale della Valganna, che passando da Cunardo permette una discesa a Luino sfruttando i tornanti della Grantola, anche se in tal caso stiamo parlando di un asse viario completamente diverso perché si parte dal capoluogo, e non dal fondovalle.

Fondovalle che per ora rimane quindi la migliore via per il trasporto su gomma per collegare l’uscita dell’autostrada A-26 con la Svizzera.

Ma ci sono dei problemi. La statale incontra diverse rotatorie nel suo tracciato e un incrocio regolato da semaforo, a Canonica (Cuveglio, ed è visibile nella fotogallery nell’immagine tratta da google street view), dove a volte si formano lunghe code, soprattutto negli orari di partenza e rientro dei frontalieri. Esistono momenti della giornata in cui l’attesa al semaforo per rientrare dal Luinese arriva anche a tempi biblici.

Una stima di alcuni anni fa e realizzata dalla polizia locale del comune di Cuveglio riportava dati di traffico importanti su questa strada: 15.300 veicoli al giorno in entrambe le direzioni fra traffico veicolare privato e commerciale. Una mole importante su cui ragionare.

La Bretella di Cuveglio

GLI AMMINISTRATORI – Ma i soldi per realizzare quest’opera arriveranno? E sono tutti d’accordo nel realizzarla? Il primo quesito è in attesa di risposta dal momento che sono in atto contatti con Regione Lombardia, come ha fatto sapere l’assessore ai trasporti della Provincia Davide Tamborini per sapere quale cifra è a disposizione per la viabilità. Ma “tutta” la viabilità, statale 629 compresa, che risulta l’intervento più sentito e urgente da parte degli amministratori.

Sul piano dell’utilità dell’opera il sindaco di Cuveglio e presidente di Comunità Montana, Giorgio Piccolo (nella foto sopra), si è espresso per la ponderazione; cioè per calcolare bene il rapporto costi-benefici dell’opera: «Diciamo che la soluzione ottimale sarebbe la realizzazione di una rotatoria all’altezza dei semafori per rendere il traffico più scorrevole. In questo modo avremmo due vantaggi: risolvere il traffico e non tagliare fuori il centro del paese, dove sono presenti diverse attività. Certo, se la soluzione che verrà individuata prevede la fattibilità della bretella, allora cercheremo di valutare bene questa ipotesi».

Una posizione non molto diversa da un “vicino di casa”, il sindaco di Rancio Valcuvia Simone Castoldi col quale è capitato di scambiare quattro chiacchiere sul tema: «È giusto pensare a nuove opere, ma tenendo conto di due fattori: il rispetto per l’ambiente e le attività agricole, e le attività commerciali lungo la statale. L’ipotesi più volte caldeggiata di una rotatoria all’altezza dei semafori potrebbe essere la soluzione migliore».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 14 Febbraio 2017
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Dopo essersi accorti che non esiste più nessuna zona franca in lombardia per quanto riguarda la qualità dell’aria i nostri amministratori spingono per una bretellina in ogni paese, anche se lo stesso è minuscolo e poco abitato.
    Una inspiegabile fame di bretelline e tangenzialine che mangia letteralmente sempre più campi e fa chiudere sempre più aziende agricole.
    Anzichè utilizzare il trasporto su ferro qui si continua a spingere sempre e solo sul trasporto privato in quanto costituisce una sorta di gran calderone dove confluiscono decine di milioni di finanziamenti.

    Dire che siamo amministrati da folli senza una benchè minima visione di sostenibilità futura è dire poco.

    1. Andrea Camurani
      Scritto da Andrea Camurani

      La sua considerazione in termini generici è corretta, tenga conto che in questo caso gli stessi amministratori locali hanno sollevato eccezioni rispetto al progetto, auspicando soluzioni meno invasive

  2. paolo_pasquato
    Scritto da paolo_pasquato

    Una cosa è certa: passare (a qualsiasi ora del giorno) da Cuveglio è un’impresa titanica.
    Credo però che la soluzione delle rotatorie (che dovranno essere, credo, almeno 3) non cambierà di molto i tempi di percorrenza.
    Vero è che una “tangenzialina” danneggerebbe le attività agricole, ammesso che ve ne siano ancora…..
    Altrettanto vero è che il trasporto su gomma andrebbe sostituito da quello su ferro…….ma vorrei vedere le migliaia di frontalieri andare a lavorare in treno….

    1. Andrea Camurani
      Scritto da Andrea Camurani

      Paolo, mi fa piacere sapere che esistono ancora i nostalgici della tramvia: ma pensi che rivoluzione vivremmo ora in questa valle se fosse di nuovo in funzione.

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