Lo scatto amarcord di quando sulla statale si slittava
Valganna.info pubblica due foto della statale 233 imbiancata negli anni ‘60. Quando non c’erano “Suv, Abs e quaquaraquà”
Altro che lettere al direttore per il gelicidio. O le proteste degli anni scorsi per l’introduzione dell’obbligo di pneumatici da neve o catene.
Negli anni passati la neve era cosa seria, per uomini con la diligenza del buon padre di famiglia: non proprio dei “duri”, ma quasi.
C’era un tempo in cui, quando nevicava, nevicava. E basta. Si rimaneva a casa. Oppure ci si muoveva con mezzi adeguati vedi trattori o buoi: esiste una foto che ne ritrae una coppia mentre tirano una “cala” nella piazza di un paese della Valcuvia, immerso dalle nevi: prima o poi la pubblicheremo.
A ricordarci questo mondo neppure troppo lontano, a metà strada fra gli anni del boom e la modernità arrivata tardi in provincia, ci ha però pensato questa volta Valganna.info, sito di informazione e approfondimento locale, che ha preso una meravigliosa cotta per la storia e le foto di una volta.
Paolo Ricciardi, il suo animatore, ha trovato nei cassetti di un privato, il signor Motta, un paio di scatti anni ‘60 che ritraevano l’odierna strada statale 233 della Valganna dopo una nevicata. Una strada che se venisse fotografata oggi provocherebbe il crepacuore ai tanti automobilisti irriducibili del tutto e subito, brontoloni della strada ché «bisogna muoversi. Ma che ti rallenti? Ma che ti freni? Ma quanta neve, e ora come faccio?».
La testa delle persone cambia a seconda dei tempi vissuti. Ma le buone regole non muoiono mai: c’è la neve? È pericoloso muoversi? Stai a casa. Facile: lo ha detto anche il sindaco di New York Bill de Blasio: «Non mettetevi in macchina se potete scegliere», vista la grande nevicata che ha colpito le East Coast.
E allora visto che la saggezza esiste ancora e porta per fortuna ancora il nome di un italiano, godiamoci il commento di un romantico, a corollario di queste foto: «Anni ’60 Valganna. Il tratto Ghirla – Ganna dopo una nevicata … che strade pulite eh?
Chissà come si faceva senza Suv, 4×4 anche sulle utilitarie, abs, esp e quaquaraquà!».
Un duro
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Bellissimo articolo e tanta sana nostalgia di un tempo che anch’io ho avuto la fortuna di vivere, anche se adolescente, ma che ricordo ancora benissimo!
Quelle erano VERE nevicate che ci ammonivano che il Generale Inverno meritava tutto il rispetto possibile e di conseguenza ci si comportava con saggezza e buon senso evitando di creare problemi alla circolazione (allora molto ridotta) e alle persone. La soluzione? Starsene a casa, come giustamente si evidenzia nell’articolo e goderci momenti rari e magici che la dama bianca riesce da sempre a regalarci!
La natura non si governa, si rispetta: aiutiamoci dicendolo in giro. Cordialità