La stazione Nord come Gomorra, spacciatore e vedette sgominati dai carabinieri
Un tunisino 33enne aveva messo in piedi un sistema di spaccio simile a quello delle piazze di spaccio di Napoli con tanto di vedette e nascondigli per la droga. Riceveva 40 clienti al giorno

Lo hanno osservato e pedinato per un lungo periodo, hanno annotato i suoi movimenti, il giro di clienti e il modo con cui nascondeva e distribuiva la droga e alla fine lo hanno arrestato. Il pusher della stazione delle Ferrovie Nord (un cittadino tunisino, 33enne, senza fissa dimora, irregolare sul territorio nazionale, disoccupato, pregiudicato) è finito in manette ieri quando, nella tarda serata, è scattato il blitz dei carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Busto Arsizio che hanno messo fine ad un sistema ben congegnato, simile a quelli che si vedono nelle scene della serie tv Gomorra (ma anche nella realtà quotidiana di Napoli).
L’uomo è stato fermato nel piazzale della stazione ferroviaria subito dopo aver ceduto 5 grammi di hashish ad un 40enne, di Busto, segnalato come assuntore alla competente autorità amministrativa. Nel corso della successiva perquisizione personale il pusher veniva trovato in possesso di una tavoletta da 50 grammi della stessa sostanza stupefacente abilmente occultata all’interno di una grata di metallo appositamente danneggiata per nascondere il fumo.
Solo grazie ai numerosi e prolungati servizi di osservazione che i carabinieri hanno svolto nelle ultime settimane sono riusciti a capire dove l’uomo tenesse a droga. Il pusher, all’arrivo del “cliente”, si spostava in una zona isolata poco distante, per poi fare ritorno nel piazzale dopo pochi istanti: il non semplice pedinamento e relativo servizio di osservazione ha consentito, non senza sorpresa, di scoprire che i nascondigli utilizzati erano a volte la grata e altre volte le piastrelle in marmo adiacenti appositamente modificati.
L’uomo si serviva anche di cosiddetti “pali”. Nel corso del servizio, infatti, sono stati identificati i componenti del gruppo che fornivano copertura al pusher; due uomini, suoi connazionali, ed una donna. I tre si posizionavano agli angoli del piazzale con funzioni di “vedetta”; le loro posizioni sono al vaglio dei carabinieri che stanno valutando, anche in base ad alcune fotografie fatte durante i servizi, se contestare il reato di concorso in spaccio o il solo favoreggiamento.
Almeno una quarantina al giorno i clienti del tunisino, la maggior parte dei quali identificati e segnalati alla prefettura quali assuntori.
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Paragonare Busto a zone come Napoli lo ritengo offensivo in primo luogo verso coloro che ci abitano e che sicuramente questo schifo non se lo sono cercato o voluto.
Ognuno si tenga le proprie “tipicità regionali” per favore.