Il ritorno ad Amatrice

Il diario di viaggio di un gruppo di volontari che hanno portato a termine una missione di aiuto nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto

Avarie

Una settimana è passata dall’arrivo ad Amatrice della spedizione organizzata dall’Interclub della val di Matt e tante sono state le emozioni raccolte in un diario di viaggio che è stato pubblicato sul sito della associazione, che pubblichiamo per intero di seguito. Molte persone che hanno partecipato alla missione erano già state a Natale, per altre invece è stato l’inizio di una nuova avventura nella solidarietà alle popolazioni colpite. 

E anche questa volta, dopo settimane di duro lavoro per organizzare al meglio questo viaggio, possiamo dirlo: missione compiuta!

Tutto ebbe inizio qualche mese fa a spargere la voce che ci sentivamo in dovere di tornare ad Amatrice, che quei “Non vi dimenticheremo” detti sul pulmino il 4 dicembre 2016 mentre rientravamo dalla nostra prima avventura non dovevano essere parole al vento perché una parte del nostro cuore l’ avevamo lasciato ad Amatrice.
Così abbiamo pensato che la settimana prima di Pasqua fosse il periodo migliore e abbiamo fissato le date 8 e 9 aprile.
Abbiamo iniziato diffondendo la voce ai nostri soci, agli amici ed ai parenti ma non ci sentivamo ancora soddisfatti, ci continuavamo ad interrogare su come avremmo potuto fare di più perché volevamo veramente portare un aiuto vero. I nostri appelli lo dicevano, lo ripetevamo ovunque: al di là dei colori, non ci sono fedi calcistiche davanti a queste tragedie, insieme possiamo fare tanto.

Così abbiamo provato a coinvolgere oltre alle singole persone anche varie associazioni della zona che hanno sposato a pieno la ns. iniziativa e si sono unite con noi a favore di Amatrice, da Cugliate ad Orino tutti insieme.
Il comitato feste di Fabiasco ha usato il ricavato del carnevale per acquistare materiale da consegnarci e portare ad Amatrice, Orino si è unito con tutte le associazioni dedicando 2 giorni di solidarietà e imprese che hanno donato materiale per questa causa.

Le nostre aspettative erano già state superate ma quando, leggendo un articolo su Varese News, siamo venuti a conoscenza che un signore di Arcisate voleva donare a favore della popolazione terremotata una tettoia e cercava qualcuno che la trasportasse, ecco in quel momento ci siamo guardati e detti: “Dobbiamo farcela”.
Andiamo a visionare la tettoia con la Protezione Civile di Orino e li conosciamo Martino Pirone, un simpatico signore in pensione con un gran cuore, ci accorgiamo che qualche travetto è da sostituire ma grazie a quanto raccolto nelle manifestazioni è possibile provvedere alla spesa.
Le travi portanti misurano 6 metri, come facciamo? E’ Andrea caposquadra della Protezione Civile di Orino che inizia a chiamare a destra e sinistra e alla fine trova Mauro Donghi, un autotrasportatore che ci da la sua disponibilità con un camion di 10 metri circa e affronta il viaggio.

Venerdi 7 la giornata è frenetica, ci sono 3 furgoni da ritirare, i pacchi da caricare sui mezzi, i 180 sacchetti pieni di beni di prima necessità e tanto cioccolato per tutti i bambini della scuola e una tettoia da 26mq da caricare siamo tutti impegnatissimi.
Il bilico alle 18:00 parte da Rancio Valcuvia destinazione Cascello, alle 21:30 circa anche i furgoni sono pronti e si parte!

Sabato 8 parte un altro furgone alle 4 del mattino, la prima tappa dal nostro viaggio è Cascello, arriviamo per le 10:00, il viaggio è stato più lungo del previsto tra rallentamenti in autostrada e allungando il percorso avendo con noi un mezzo pesante.
Raffaele, Ida e le loro famiglie ci accolgono a braccia aperte, dopo 4 mesi in cui ci siamo tenuti in contatto telefonicamente è il momento di riabbracciarci e presentare loro tutte le persone che ci hanno seguito in questo viaggio dal Sindaco di Orino Cesare Moia, ai ragazzi della Protezione Civile di Orino e al gruppo Alpini di Orino ed Azzio. Ci preparano un caffè e si inizia subito a scaricare tutta la struttura della tettoia ed i 9 quintali di mangime per gli animali, dopo un paio d’ ore abbiamo posizionato tutto. Non c è un attimo di sosta, direzione Amatrice per mangiare un boccone, ci ospitano nella loro tenda i ragazzi delle Brigate Solidali Attive che aiutano quotidianamente da mesi la popolazione.
Alle 16:00 ci dividiamo in 2 gruppi, siamo in tanti e riusciamo a fare più cose contemporaneamente, un gruppo distribuisce generi alimentari e beni alle persone l altro invece va in frazione Mascioni a ritirare i prodotti locali che sono stati prenotati durante le manifestazioni.
Alle 19:00 si rientra presso il nostro campo base a Cascello, in quella zona non ci sono hotel che possano ospitarci e iniziamo a montare le tende ed ad accendere un fuocherello dove cuocere qualche salamella per cena e poi riscaldarsi, la temperatura inizia a scendere. Siamo tutti stanchi, si va a letto presto e si fissano le sveglie per le 8.00 del mattino successivo.

Domenica 9 il risveglio è glaciale, le tende ed i furgoni sono ricoperti dal ghiaccio e la temperatura è a 0 gradi, qualche minuto vicino al fuoco e un caldo caffè ci fanno riprendere, poi tutti a smontare le tende, non possiamo perdere tempo ci aspettano altre famiglie per consegnare il nostro materiale.
La nostra guida è Ida che vive lì e ci porta dalle varie famiglie nei paesi adiacenti, è proprio grazie a lei che capiamo realmente come vivono queste persone, in 20 mq di container nel migliore dei casi in 4 persone, ma non per questo mollano è la loro terra e l obbiettivo è ripartire da lì.
Siamo stati accolti nei loro container e nelle loro roulotte, ci hanno preparato un caffè, si sono emozionati al nostro arrivo e ci hanno commosso con le loro storie. Alle 15:00 circa dopo aver mangiato un immancabile piatto di amatriciana ed esserci fermati per strada a consegnare alle famiglie gli ultimi beni si riparte verso casa, arriviamo ad Orino a mezzanotte inoltrata.

Solo 3 di noi erano ad Amatrice a dicembre, per gli altri era la loro prima avventura, così abbiamo deciso che ognuno di noi possa descrivere ciò che ha provato :

Come esperienza personale posso confidare di essermi commosso arrivando a vedere ancora tutta quella desolazione e quell’insolita solitudine che pervadeva le viuzze di quelle piccole frazioni e di Amatrice. Di per sé è stato un insieme di sentimenti contrastanti: dalla felicità di incontrare persone semplici che vivono con umiltà e dignità e anziani che, anche non avendo più nulla, non hanno alcuna intenzione di lasciare la propria terra, quella che li ha accolti; al disagio dal girare per le strade e vedere che vi fosse ancora così tanto da fare; arrivando all’imbarazzo, che giace nella consapevolezza di essere tanto fortunati; rispetto per chi è stato colpito; orgoglio nel vedere tanti italiani, tanti militari, lavorare e adoperarsi per cercare di ridare un po’ di dignità e vita a coloro che resistono.
In fine mi sento ancora più orgoglioso di essere stanco durante il rientro dal lungo viaggio e per l’intensità di un fine settimana.
Vissuti con Voi, varie associazioni, persone semplici, operose e umili, persone che fanno parte di questa nazione piena di risorse.
Viva Amatrice, viva l’Italia.
P. Misaele Capogruppo Gruppo Alpini Orino Azzio

La mia personale esperienza di questo viaggio ad Amatrice è stata positiva per me.
Delle volte non diamo il giusto peso a cosa abbiamo ed in un attimo possiamo perdere tutto e non avere più niente.
Domenica sera quando tornai a casa dissi a mio figlio “siamo molto fortunati”.
Ho visto paesi una volta molto belli diventare paesi fantasma, quando parlavo con le persone del posto vedevo nei loro occhi la tristezza, mi tirava lo stomaco, avrei voluto avere una bacchetta magica e con una mossa dirgli è tornato tutto come prima, ma purtroppo non è così semplice.
Non ci sono né parole né immagini per far capire cosa stanno passando lì.
La stanchezza che avevo lunedì mattina, al lavoro, era tanta ma un loro sorriso vale molto di più, lo rifarei altre mille volte.
A loro auguro di tutto cuore che questo calvario finisca presto, non come al solito.
Un grazie rivolto a tutti quelli che hanno formato la nostra carovana e a tutte le persone che hanno permesso questo viaggio.
Un grazie personale adunata autotrasportatore, il Sig. Donghi Mauro, grazie a lui siamo riusciti a trasportare anche una struttura in legno, e un grazie al Sig. Pirone Martino che l’ ha donata.
Andrea Giacometti, Coordinatore protezione civile di Orino

Cammini nelle vie e non senti nulla, un tonfo nel cuore quando una piccola nonnina ti dice che é rimasta sola, la polvere delle macerie ti prende la gola quasi a farti mancare il respiro, non puoi camminare ovunque ci sono sbarre che non te lo permettono ,per terra trovi una custodia di un violino, un libro con le ricette del posto, una tazzina di caffè ancora appoggiata su un vassoio di legno tutto ciò in una montagna di macerie, i bambini hanno ancora gli occhi della paura, per loro ora un sorriso e un abbraccio é tutto, a dir del Popolo abbiamo portato gioia e un’ondata di felicità e spensieratezza, una coppia di anziani nel vederci partire ci ha detto adesso cosa facciamo se voi ve ne andate… torneremo non vi preoccupate! Hanno ragione non c é ancora niente che possa far pensare a una rinascita…ma non vi scoraggiate tornerà il sereno e noi saremo ancora lì con voi a porgervi il nostro aiuto!
Luana Pirola, presidente Inter Club Val di Matt

Quando arrivi ad Amatrice e te ne vai piangi 2 volte..la prima X il paese raso al suolo e la seconda perché la gente non vuole che tu vada via.
Davide De Iasio, vicepresidente InterClub Val di Matt

L obbiettivo è non fermarsi e continuare ad aiutare questa popolazione, è sempre un colpo all anima vedere tra quelle fantastiche montagne paesi distrutti da quel maledetto sisma che li ha colpiti quel maledetto 24 agosto 2016. La nostra è solo una piccola goccia in un mare di macerie, è un piccolo aiuto che la popolazione apprezza, ringrazia e chiede del nostro ritorno.
E non possiamo di certo deluderli, sempre con Voi, a presto Amatrice!
Matteo De Giorgi, segretario Inter Club Val di Matt

Ci sono viaggi che ti cambiano, che ti segnano e che ti arricchiscono personalmente… Amatrice è stato questo, un esperienza unica!
Maicol Mongelli, consigliere Inter Club Val di Matt

È stata un’esperienza forte che porterò per sempre nel cuore. Siamo stati dei puntini in un paese fantasma, siamo stati definiti “angeli custodi” da alcuni abitanti di Amatrice e paesini limitrofi, abbiamo ascoltato storie che ci hanno lasciato senza parole, abbiamo visto lacrime di commozione, di dolore e lacrime di chi spera che un giorno tutto possa tornare alla “normalità”.. Abbiamo passeggiato per paesi distrutti e irriconoscibili, dove l’unica cosa che regnava era il silenzio.. uno di quei silenzi assordanti. L’ultima cosa che ci siamo sentiti dire è stata: “adesso che andate via, come faremo senza di voi?” TORNEREMO, TORNEREMO PRESTO A TROVARVI! Siamo felici di aver portato un sorriso e ringrazio tutte le persone che ci hanno aiutato. Un grazie speciale al club per averci dato l’opportunità di partecipare a questo viaggio pieno di emozioni.
Federica Storniolo, socia Inter Club Val di Matt

É stata una bella esperienza, vedere un paese così bello distrutto dal mostro della natura ti mette angoscia. Un sorriso vale più di mille parole, aver aiutato questa gente, aver condiviso con loro la quotidianità, ti fa capire cosa veramente è importante nella nostra vita. Il nostro obiettivo è cercare di dargli un futuro migliore, e… cosa posso dire, forse nel nostro piccolo abbiamo iniziato a darglielo. Anche se la fatica dovuta a tutti questi km si è fatta sentire è stata ripagata con un sorriso, il loro. La speranza é l’ultima a morire, questo é solo un arrivederci, una cosa che ho imparato nella vita é quella di avere sempre il sorriso anche nei momenti difficili e di avere sempre la forza di andare avanti.
Tommaso Zanni, socio Inter Club Val di Matt

Tornata da Amatrice. Stanca fisicamente ma con una consapevolezza di aver fatto qualcosa di speciale! Li regna la confusione, tante belle parole tanti bei sorrisi in TV, tante visite da parte dei nostri ..beh lasciamo perdere. Li manca tutto non c’è più un negozio, c’è solo un bar, il mercato che veniva due volte la settimana non va più. Se devono fare la spesa devono andare ad Ascoli Piceno a 50 km di distanza. Come fanno le persone anziane? Ieri un signore di 90 anni nn riusciva a parlarmi aveva il magone. La bimba che era felicissima per la biciletta donata, la signora che purtroppo malata grave accettava tutto quello che io e Luana Pirola le facevamo vedere, una coppia di anziani che ci è venuta a trovare tutti i due giorni che ci ha detto : ADESSO COSA FACCIAMO SENZA DI VOI! Ho pianto lo giuro, il magone mi assaliva ogni volta che entravo in quelle case, Andrea che non voleva fare la foto perché era in abiti da lavoro, il nonno che accarezzandolo allargava le braccia quasi in segno di resa …..Tante cose potrei raccontare! Un ringraziamento speciale va a Ida e Paola i nostri favolosi ganci che ci hanno fatto vivere questa esperienza a contatto diretto con le persone. Grazie ai miei compagni di viaggio alla protezione civile di Orino al sindaco Cesare di Orino agli alpini persone stupende all’Inter club Val Di Matt che mi ha dato la possibilità di vivere questa esperienza unica! Pronti per partire A LUGLIO! Non vedo l’ora ho lasciato un pezzo del mio cuore ad Amatrice
Betty Borroni, presidente Inter Club Busto Arsizio

Insomma, un esperienza che ha toccato sia per chi ci era già stato, sia per chi è venuto con noi per la prima volta.
Tutto questo per regalare un sorriso, senza volere niente in cambio, i grazie della gente e le belle parole come “siete degli angeli” oppure: “adesso che partite come facciamo senza di voi?” sono il più grande ringraziamento.

Se questo viaggio è stato un esperienza indimenticabile per tutti noi beh, non ci nascondiamo, il merito è di tantissime persone che ci hanno contattato per darci il proprio contributo, del Comitato feste Fabiasco, del Comune di Orino ed al sindaco Cesare Moia che ci ha supportato e sopportato in tutto e per tutto, al Comune di Azzio per la concessione del patrocinio, della Protezione Civile di Orino che ha realizzato il falò e ci ha aiutato nelle pratiche, dell’associazione APS Il Tiglio che ha lavorato per 2 giorni durante la manifestazione ad Orino sfamando tutti i presenti, di Proloco Orino che ha cucinato un ottima amatriciana domenica 26, di Diana Ceriani che si è esibita gratuitamente durante la manifestazione, del Gruppo Alpini Orino e Azzio che ha cucinato trippa alla manifestazione e poi ci ha supportato ed aiutato in tutto, grazie a Modecor Italiana di Cuvio per aver fatto felici donando cioccolato in quantità per tutti i bambini di Amatrice ed averci fornito un mezzo per questo viaggio, a IMF Engineering per averci fornito anch’essi un mezzo per il trasporto, al Comune di Duno per averci prestato il proprio furgone, a Mauro Donghi per aver messo a disposizione un bilico ed aver permesso di consegnare la tettoia, al simpatico e generosissimo Martino Pirone per la donazione della tettoia, a Lindt per averci permesso di acquistare a prezzi vantaggiosi uova di pasqua, a Molino Rigamonti (Cunardo), Mangimi Brianza e Sonzini per averci fornito materiale e mangime per animali, a Why Not Cafè (Marchirolo), Sax Bar (Marchirolo), Pasticceria Bacillieri (Marchirolo), Osteria del Bacco (Cadegliano), Il Tempio del Benessere (Gavirate), Bar/Ristorante L’ Airone Rosa (Castello Cabiaglio), Top Motors (Gemonio), Città degli Animali (Cuveglio), Bassetti Outlet (Cuveglio), Acconciature New Style Scattini (Cugliate F.), La Perla (Varese), Football Team (Luino), Macelleria Ciglia (Orino), B&B di Bellotti S.eA. distibutore Q8(Cuveglio), Stop and Go di Piccinelli Claudio (Brinzio), M.P.Gomme, Gymnic Club di Induno Olona, La Serra (Marchirolo), Sister bar, bar Goglio grazie per averci dato la possibilità di mettere i salvadanai per la raccolta fondi presso i propri locali, al Comune di Luino el al Mercato del Giusto Imperfetto di Castelo Cabiaglio per averci permesso di mettere lo stand, al Bottegone della lana di Gavirate per averci donato la lana per maglia, al Bosco Verde di Castello Cabiaglio e la scuola primaria Piccinelli di Brinzio che hanno raccolto e donato generi alimentari e prodotti per l igiene e materiale didattico, a Romina Siano,Laura Borghi, Vanessa Guerra e Elvezia Porra per averci aiutato personalmente nella realizzazione dei sacchetti per i ragazzi della scuola di Amatrice, agli Inter Clubs Busto Arsizio, Somma Lombardo e Valceresio per le donazioni, a Dibiline SNC per aver donato un computer portatile e a tutte ma proprio tutte le persone che con un gesto, una torta da consegnare alle famiglie o anche solo 1€ donato hanno permesso tutto ciò!

Da soli si va veloce ma insieme si va più lontano, si è creata una catena solidale fantastica e siamo riusciti a regalare un sorriso!

Arrivederci Amatrice, alla prossima…la nostra pezza da stadio è rimasta li, sulla fontana di Cascello, come simbolo della nostra vicinanza costante anche se non fisica per la distanza che ci separa. Torneremo il prima possibile, magari chi lo sà nel mentre verrà a trovarci qualche famiglia e gli faremo conoscere la nostra valle di Matti , Amatrice noi non vi Dimentichiamo, siamo sempre con VOI!

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 14 Aprile 2017
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