La Enoplastic è leader mondiale non solo di generosità
Il piccolo gioiellino industriale racchiuso tra i cancelli della fabbrica di Bodio è una vera e propria eccellenza mondiale e mantiene qui la sua testa, il suo cuore e il suo centro di ricerca e sviluppo
Il dono che il fondatore Piero Macchi fece ai suoi dipendenti quando morì trasformò la Enoplastic di Bodio Lomnago in una notizia che fece il giro dei quotidiani di tutto il mondo. Del resto, la storia di un imprenditore che lascia in eredità ai suoi dipendenti un milione e mezzo di euro non è solo una notizia che scalda il cuore ma anche un simbolo perfetto della passione vera e sincera di chi ha fatto impresa portando in azienda tutto se stesso.
Tuttavia, limitare l’immagine della Enoplastic a quell’unico episodio sarebbe scorretto soprattutto nei confronti del suo fondatore perché, oltre a quello che è successo ormai due anni fa, questa azienda ha veramente tanto altro da raccontare.
Lo si riscopre tutte le volte che la Enoplastic ci apre le sue porte. Era già successo con il 141tour di Varesenews ed è capitato ancora venerdì sera in occasione della visita del presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni guidati dall’amministratore delegato Michele Moglia, da Carla Macchi, moglie del fondatore, e dalla figlia Giovanna Macchi.
Perché il piccolo gioiellino industriale racchiuso tra i cancelli della fabbrica di Bodio è una vera e propria eccellenza mondiale e un esempio di come la genialità, la passione e l’abnegazione del sapere artigiano del secolo scorso in alcuni casi siano diventati dei siti produttivi con tecnologie e volumi di produzioni senza uguali.

La Enoplastic ha 60 anni di storia, una famiglia solida e appassionata alle spalle e un management giovane e grintoso che la guida. È stata fondata nel 1957 e alla fine degli anni ’60 contava appena 25 macchine e pochi operai a curarne il corretto funzionamento.
Oggi ha una superficie di oltre 65.000 metri quadrati, con nuovi capannoni appena costruiti, ed un totale di circa 300 dipendenti nella sola sede di Bodio Lomnago che è rimasto il cuore dell’intera produzione di Enoplastic. Le sedi, infatti, ora si trovano anche negli Stati Uniti, in Nuova zelanda, in Australia e in Spagna con esportazioni in 86 paesi nel mondo.
L’azienda si occupa sostanzialmente di produrre capsule per le bottiglie di vino ma anche tappi e sigilli. Al suo interno nasconde macchine uniche e innovative che sono state curate e sviluppate in ogni loro particolare in 60 anni di esperienza.
È arrivata a registrare un volume di fatturato da 75 milioni di euro e in tutti i suoi stabilimenti a produrre più di 3 miliardi di capsule. Numeri che ne fanno la leader mondiale del settore. E il cuore, la testa e il centro di ricerca e sviluppo di questa eccellenza rimangono saldamente ancorati al nostro territorio.
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