Per costruire l’economia del futuro servono regole chiare e giuste

Domenica 14 maggio alle Ville Ponti si terrà il congresso provinciale di Confartigianato Imprese Varese. Davide Galli si candida per il secondo mandato. Al centro della tavola rotonda il tema delle regole

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Che la giustizia non dipenda dal numero delle leggi, lo avevano già capito i protagonisti dei “Promessi sposi” di Alessandro Manzoni. Semmai il vero problema – come affermano gli intervistati del filmato di Confartigianato Imprese Varese – è la scarsa efficacia delle regole: poco rispettate, troppo blande e inadeguate al contesto. Per un imprenditore un sistema di norme non efficace rappresenta un costo e un ostacolo alla competitività che in un momento di ripresa potrebbe tradursi in un ulteriore fattore di rischio. È per questi motivi che Confartigianato ha deciso di dedicare il congresso provinciale 2017 al tema delle regole, rivolgendo l’attenzione al contesto generale in cui le imprese operano.
(nella foto, da sinistra: il giornalista Franco Ferraro e il direttore di Confartigianato Mauro Colombo)

«Se in questi ultimi quattro anni – ha detto Mauro Colombo, direttore di Confartigianato Imprese Varese – abbiamo aiutato le imprese ad acquisire le skills necessarie ad affrontare i cambiamenti imposti dalla crisi economica, ora siamo pronti a guardare al futuro ponendo al centro dei nostri obiettivi e del nostro sforzo le regole che devono consentire alle imprese di rapportarsi correttamente con il mercato, rimuovendo tutti gli elementi distorsivi e gli impedimenti di tipo giuridico e normativo inefficaci, vincolanti o causa di esseccessiva pesantezza burocratica. La burocrazia inutile e l’incertezza del giudizio hanno costi incredibili e generano inefficienza».

FARE LOBBY CON TRASPARENZA PER LE IMPRESE
In realtà l’associazione di via Milano le prove generali per il cambio di orizzonte le aveva già fatte tre anni fa. Lo studio sulla pressione della tassazione locale, la denuncia del diverso trattamento dei comuni nei confronti delle imprese e i conseguenti ricorsi al Tar sull’applicazione della Tari hanno di fatto sancito il cambio di passo di Confartigianato Imprese Varese, convinta già allora che la negoziazione non fosse un obiettivo bensì uno strumento. Una convinzione così radicata che i vertici dell’associazione hanno deciso di mettere il tema della necessità del cambio delle regole al centro del congresso provinciale che si terrà domenica 14 maggio alle Ville Ponti. E la composizione della tavola rotonda chiamata a discuterne lascia pochi dubbi sulla volontà di dar vita a un nuovo corso. Allo stesso tavolo siederanno infatti tutti quei “pezzi” della società che contribuiscono a determinare il contesto: i creatori delle regole, gli addetti alla comunicazione e chi è chiamato a farle rispettare. Ci sarà un eurodeputato (Lara Comi), un magistrato della Corte dei Conti (Stefano Glinianski), un comandante di un reparto operativo provinciale dei carabinieri (Federico Ninni), un magistrato già sostituto procuratore del pool antimafia  (Alfonso Sabella), un giornalista esperto di finanza pubblica (Roberto Sommella), un vicepresidente della commissione giustizia della Camera (Franco Vazio) e un comandante provinciale della Guardia di finanza (Francesco Vitale). Moderatore della mattinata sarà il giornalista Franco Ferraro, attualmente caporedattore a SkyTg24.

DAVIDE GALLI SI RICANDIDA
Al congresso saranno presenti oltre 500 delegati, ai quali nella prima parte Davide Galli proporrà la sua candidatura per il secondo e ultimo mandato, come previsto dallo statuto. Un segnale di compattezza dell’associazione che in questi quattro anni ha accompagnato il presidente nel suo percorso, iniziato all’insegna della parola innovazione e trasformata fin da subito nelle esperienze concrete del Faberlab  e di Versione Beta, centri di diffusione della cultura digitale aperti al territorio e soprattutto alle scuole. Non ci puo’ essere innovazione senza formazione e i numeri prodotti da Confartigianato sono impressionanti: 18.230 ore di corsi erogate in aula con 1.668 partecipanti, 6.236 ore di corsi erogate online con 932 partecipanti.
Nell’economia del nuovo Umanesimo (la definizione è dell’economista Stefano Zamagni) gli artigiani potranno avere un ruolo importante perché già portatori di una tradizione fatta di connessioni etiche e genuine necessarie per stabilire nuove alleanze, per esempio, tra imprese e pubblica amministrazione. «In questi anni abbiamo messo al centro il fare artigiano – ha concluso Colombo – che è basato principalmente sulla qualità delle relazioni. Abbiamo fatto una narrazione coraggiosa delle imprese migliori, un esempio per le altre, per quelle che nelle regole non ci stavano. Ora per costruire l’economia del futuro occorrono regole chiare e giuste, rispettate e condivise».

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Pubblicato il 09 Maggio 2017
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