Capotreno accoltellato alla mano
È successo a Codogno, sulla linea Milano-Piacenza, il ferroviere ha avuto la mano trapassata. I sindacati preparano uno sciopero unitario per la sicurezza
Un capotreno è stato accoltellato alla mano, mentre si trovava in servizio su treno regionale della linea Milano-Piacenza. È successo questa mattina, all’altezza di Codogno, in provincia di Lodi, stazione di coincidenza e diaramazione per Mantova. L’aggressore sarebbe una persona che viaggiava senza biglietto, descritta dai testimoni come un uomo di colore. L’uomo si sarebbe nascosto e una volta scoperto ha provato a colpire il capotreno con un coltello: il ferroviere avrebbe parato con la mano un colpo all’addome.
Numerosissimi sono stati gli episodi nell’ultimo biennio, anche se l’episodio-simbolo resta l‘aggressione con machete a Bovisa che costò quasi il braccio ad un capotreno Trenord. La reazione dei ferrovieri è molto ferma: sciopero, invocato prima di tutto da Cgil e Cisl, a cui si sono comunque associati molti lavoratori e altri sigle. Questo pomeriggio – tra le 17 e le 17.05 – si tratterà di uno stop simbolico, per mettere in luce il problema della sicurezza, lunedì 24 luglio sarà un fermo generale. I sindacati vorrebbero coinvolgere tutto il personale, dai macchinisti al personale di viaggio, a chi lavora in stazione: si ipotizza un’astensione del lavoro dalle 9 alle 17.
«E’ gravissimo, i treni regionali lombardi sono diventati un far west e a farne le spese, ancora una volta, un dipendente che stava accorrendo in aiuto dei viaggiatori e che ha rischiato la vita» commenta Iolanda Nanni, del Movimento 5 Stelle Lombardia. «Non è più tollerabile che i lavoratori, i pendolari e i viaggiatori debbano rischiare la vita per viaggiare quotidianamente su treni regionali in un clima di terrore con il timore di eventi fatali per la loro incolumità. Il millantato Piano di Sicurezza di Maroni si è rivelato un fiasco totale. Il M5S lo denuncia da due anni: uno spreco di milioni di euro per assumere steward, spacciati per guardie giurate, che ha avuto il solo risultato di aumentare la recrudescenza delle aggressioni sui treni».
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