I colossi del cemento fanno cartello, l’Antitrust li punisce
Oltre 184 milioni di euro di sanzioni comminate dal garante per la concorrenza. I produttori concordavano unitariamente e in anticipo gli aumenti da comunicare ai clienti. L'Aitec annuncia ricorso al Tar
L’Antitrust ha punito le principali imprese attive nel mercato della vendita di cemento, l’associazione di categoria Aitec e un rivenditore di materiali edili con sanzioni complessive per più di 184 milioni di euro. Il garante ha accertato che le società Italcementi spa, Buzzi Unicem spa, Colacem spa, Cementir spa, Sacci in liquidazione srl, Cementirossi spa, Holcim (Italia) spa, Barbetti spa, Cementeria di Monselice spa, Cementizillo spa, Cal.me spa, Cementi Moccia spa e TSC srl, nonché l’associazione di categoria Aitec, hanno dato vita, nel periodo 2011-2016 ad un’intesa, unica, complessa e continuata, in grave violazione dell’art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, «avente ad oggetto un coordinamento dei prezzi di vendita di cemento sull’intero territorio nazionale, assistito anche da un controllo sistematico dell’andamento delle relative quote di mercato». (nella foto la Colacem di Caravate)
Secondo l’istruttoria dell’Antitrust, con questo accordo «unitario e stabile nel tempo» le imprese cementiere hanno definito prima in maniera concordata, anche nel corso di riunioni associative, identici aumenti nominali del prezzo del cemento da comunicarsi anticipatamente alla clientela. Le stesse imprese hanno costantemente verificato non solo l’invio al mercato delle lettere di incremento prezzi da parte dei concorrenti, avvalendosi finanche della collaborazione attiva del distributore TSC, ma anche l’effettiva applicazione di tali aumenti da parte di tutti i concorrenti.
Inoltre, sostiene l’autorità antitrust, «l’associazione di categoria ha assunto un ruolo attivo in tale coordinamento, facendosi garante sia della complessiva applicazione degli incrementi di prezzo annunciati dalle imprese cementiere, sia diffondendo dati relativi alle consegne di cemento sul territorio nazionale idonei a facilitare un continuo monitoraggio delle quote relative e quindi la stabilità della collusione».
In conclusione secondo l’Antitrust, il coordinamento delle condotte commerciali delle imprese ha comportato, in un contesto di gravissima crisi del mercato del cemento, il raggiungimento di livelli di ricavi e margini aziendali superiori a quelli ottenibili in un contesto concorrenziale, a danno della domanda rappresentata dal settore edile.
Aitec, l’associazione di categoria, da parte sua rigetta le gravi accuse «perché del tutto destituite di fondamento e gravemente lesive della sua immagine, e ricorrerà dinanzi al Tar e al Consiglio di Stato, ove necessario, per ristabilire la verità».
Sanzione finale in milioni di euro
Italcementi 84.052.057
Buzzi 59.793.072
Colacem 18.273.751
Cementir 5.090.000
Holcim 2.381.252
Rossi 5.849.500
Sacci 702.711
Zillo 4.079.085
Barbetti 1.162.448
Calme 1.793.771
Moccia 691.721
Aitec 147.997
TSC 1.571
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