AAA cercasi idea per un palazzo del Settecento vista Belvedere
E' aperto il bando, accessibile ai privati, per il restauro e la valorizzazione dello storico edificio che si trova in via Volta. Scadenza 2 ottobre

E’ uno degli edifici storici più belli di Azzate. La facciata principale e le finestre guardano la piazza del Belvedere e quindi il lago di Varese. Il palazzo che risale al Settecento si trova in via Volta e faceva parte della proprietà del barone Giuseppe Baroffio dell’Aglio che lo lasciò in eredità alle suore del Sacro Monte. Dopo alterne vicende l’edificio restò a lungo disabitato ed ora ha bisogno urgente di manutenzione.
Il palazzo infatti è di proprietà comunale perché la cordata di privati che lo ottenne dalle suore lo rivendette all’amministrazione comunale con l’obiettivo di ricavarne una residenza per anziani o, in alternativa, per adibirlo ad usi culturali. Tutti i progetti però caddero nel vuoto compreso quello di trasferirvi la biblioteca comunale: troppo dispendioso e impegnativo mettere mano ad un edificio così grande e così bisognoso di ristrutturazione profonda. Da qui l’idea di provare a trovare qualcuno interessato a riqualificarlo e a dargli una nuova destinazione.
“Proprio in questi mesi è aperto il bando accessibile ai privati per dichiarare la manifestazione di interesse, scadenza il 2 ottobre per il restauro e la valorizzazione dello storico edificio” – spiega il sindaco Gianmario Bernasconi sull’ultimo numero dell’informatore comunale.
Singole persone, aziende, associazioni, fondazioni e magnati possono proporre le più varie destinazioni della grande palazzina che dispone di circa 1000 metri quadri di superficie. Siamo sul Belvedere, in un’area di particolare pregio paesaggistico, una delle perle dei Azzate. In altri tempi, con le risorse disponibili nei decenni passati, il Comune di Azzate avrebbe potuto intervenire direttamente. Oggi, e tutto lascia pensare che sarà così per i prossimi decenni, è indispensabile l’intervento di un privato.
Il Comune, oltre alla valutazione della congruità delle proposte, pone solo tre vincoli: il primo è che l’intervento di recupero tenga conto del particolare pregio dell’edificio, creando una continuità architettonica e funzionale con il Belvedere. Il secondo è che almeno una piccola parte, scoperta o coperta, dell’edificio sia conservata alla fruizione della cittadinanza; il terzo è che il progetto di utilizzo dell’edificio preveda la sua sostenibilità economica per gli anni a venire”.
L’edificio si presta a numerose possibilità di utilizzo in vari ambiti come quello turistico, culturale, dei servizi. Il valore, tenuto conto della condizione dell’edificio, del periodo e della situazione del mercato immobiliare, è di 669.000 euro.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.