“La testimonianza va testimoniata”: nei libri una speranza per i malati
Un incontro con l’autore davvero particolare e coinvolgente si terrà sabato 16 settembre alla Libreria Kentro, dove verrà presentato Antonello De Giorgio
Un incontro con l’autore davvero particolare e coinvolgente si terrà sabato 16 settembre alle 15,30 presso la Libreria Kentro in Via Merini, 7 a Varese, dove verrà presentato un autore speciale: Antonello De Giorgio
Antonello De Giorgio è di Varese. Al suo primo libro, dall’originalissimo titolo “Non sono ancora una foto sopra una lapide”, fa seguito il secondo libro “La testimonianza va testimoniata” Pietro Macchione Editore, entrambi libri autobiografici.
Nel 2008 la diagnosi del tumore, così il primo volume racconta proprio quello che successe quel giorno, quando, presentandosi a casa la sera, comunicò alla famiglia la notizia; poi cosa fece per lottare contro la terribile malattia e quanto influì la forza della fede, la presenza della famiglia e quel “pizzico” di follia che oggi lo porta ad irridere le situazioni della vita.
La pubblicazione del primo libro nasce dall’idea che fosse buona cosa diffondere un messaggio positivo e di speranza a chi forse, la speranza, la stava perdendo: l’ammalato oncologico. Durante le innumerevoli testimonianze in tutt’Italia (in particolare su RAI 1 nella trasmissione “La vita in diretta”, a TV2000, a RAI 2 nel corso del programma “Sulla via di Damasco”) ha capito l’importanza di parlare della malattia ma soprattutto di Dio e del ruolo insostituibile della famiglia nell’affrontare questa dura battaglia. Il libro “La testimonianza va testimoniata” nasce dopo cinque anni di incontri-testimonianza.
Presentato dalla figlia Chiara De Giorgio, quello che si prevede per sabato è un momento che va oltre la presentazione di un libro. Una chiaccherata in cui il pubblico presente potrà condividere esperienze di sofferenza in chiave positiva e di speranza. Sarà come trovare una nuova via, un nuovo sguardo che fa scoprire il desiderio di Dio inscritto nel cuore dell’uomo.
I proventi della vendita dei volumi vengono da sempre utilizzati per opere missionarie: pozzi per l’acqua in Eritrea, una casa di ospitalità per anziani in Brasile ed oggi in un progetto in Costa D’Avorio per quello che si configura come un centro di formazione femminile.
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