Anche Busto avrà il suo centro del riuso comunale
Mentre si ridiscute l'allungamento della vita dell'inceneritore, l'amministrazione fa passi avanti verso il riutilizzo degli oggetti e annuncia la realizzazione di un centro del riuso di fianco all'isola ecologica

Mentresi discute il destino dell’inceneritore (con l’obiettivo di allungarne la vita) l’amministrazione comunale fa passi anche verso il riciclo e il riuso con la creazione di un centro per il riutilizzo di beni di cui i cittadini vogliono disfarsi ma che possono ancora trovare chi li possa utilizzare.
Per questo, in collaborazione con Agesp, ha studiato per oltre un anno la possibilità di realizzare un Centro del Riutilizzo, valutando le aree e gli edifici a disposizione dell’amministrazione e studiando la rete di usatoteche e associazioni che sul territorio cittadino si occupano di beni usati; individuando quindi la necessità di realizzare un Centro del Riutilizzo pubblico in un’area di proprietà comunale adiacente al Centro Multiraccolta per intercettare i beni ancora in buono stato che i cittadini vorrebbero smaltire.
L’area di interesse individuata per la realizzazione del CdR è di proprietà del Comune di Busto Arsizio si trova in via Arturo Tosi 1, nella Zona industriale di Sacconago. La gestione del Centro multiraccolta di Via Tosi è attualmente affidata ad Agesp S.p.A. E la stessa società multiservizi si è inoltre candidata alla sua gestione, in quanto referente per la gestione integrata dei rifiuti e gestore del Centro Multiraccolta, in prossimità del quale verrà realizzato il CdR, potendo attivare numerose sinergie a vantaggio dei cittadini.
Di seguito gli oggetti che potranno essere conferiti e riutilizzati: mobili ed elementi di arredo, elettrodomestici, vestiario, pubblicazioni (libri, DVD, CD, videogiochi, dischi, solo se originali), utensili non elettrici per lavori casalinghi e da giardino, oggetti per sport e svago, stoviglie e suppellettili, altro (passeggini e carrozzine, stampelle, o altro da specificare a cura del di chi si aggiudicherà la gestione).
La spesa prevista per la realizzazione delle opere è di 100 mila euro. Il contributo finanziabile tramite fondo regionale, a fondo perduto fino alla concorrenza massima del 70% dell’importo della spesa ammissibile, non potrà quindi superare i 70.000 euro mentre i rimanenti 30 mila euro verranno messi da Agesp attraverso il capitolo di spesa dedicato all’ampliamneto dell’isola ecologica.
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