Mostra della camelia invernale, appuntamento a Verbania

Si terrà il 25 e 26 novembre e sarà dislocato in più luoghi con tanti fiori rari da vedere

Tempo libero generica

Volete dare pennellate di colore al vostro giardino durante i mesi più freddi? Prediligete fioriture di colore rosso acceso sul balcone nel periodo natalizio? Per ravvivare i vostri angoli verdi giardinieri e architetti del paesaggio suggeriscono le eleganti camelie a fioritura invernale, resistenti alle temperature più basse e persino sotto la neve.

La sponda piemontese del Lago Maggiore vanta il più alto numero di aziende produttrici di camelie, piante esotiche di origine cinese che grazie alle favorevoli condizioni climatiche e del terreno qui si sono acclimatate più di 150 anni fa. Ecco perché, proprio a Verbania, si svolge la Mostra della camelia invernale, giunta alla sua XIV edizione, abbinata da tre anni a Giardini d’Inverno, eventi dedicati al fascino del giardino in questa stagione.

L’atteso appuntamento, organizzato dal Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore con il Comune di Verbania in collaborazione con il Museo del Paesaggio, Letteraltura, Verbania Garden Club, VCO Formazione e il patrocinio della Società Italiana della Camelia, si terrà il 25 e 26 novembre e sarà dislocato in più luoghi.

Il Museo del Paesaggio www.museodelpaesaggio.it ospiterà la mostra, a cura del Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore e di Elio Savioli, di oltre 60 varietà di camelie provenienti dai vivai e dalle collezioni dei parchi botanici e giardini privati del Lago Maggiore, oltre a due interessanti esposizioni di fotografie dedicate al paesaggio invernale – “Patagonia” di Niccolò Aiazzi e “Stabilitas Loci Alberi secolari d’Italia” di Giorgio Majno – realizzate in collaborazione con MIA Photo Fair di Milano: prima fiera d’arte italiana dedicata alla fotografia e all’immagine in movimento. Nella sede tradizionale della mostra della camelia, Villa Giulia www.illagomaggiore.it sulle rive del lago, sabato 25 dalle 14.30 si terranno, a cura degli Ordini degli Architetti e Agronomi di Novara e VCO, conferenze sulla cultura del paesaggio e del giardino (crediti formativi per gli iscritti): “Pareti Verdi” con l’arch. Roberta Peverelli e “Giardino pensile” con l’agronomo Emanuele Bortolotti, “La camelia da olio” con Alessandra Sana e “La camelia da tè” con Matteo Caser Università di Torino. Il pomeriggio si concluderà con il tè servito dal Verbania Garden Club e alle 18.30 con la proiezione del film “Mansfield Park” di Patricia Rozema a cura del Cinecircolo Don Bosco dedicato alla vita di Jane Austen, appassionata di fiori, nel Bicentenario della morte.

Sotto i portici del Municipio di Pallanza saranno allestiti punti vendita di oggettistica a tema floreale e la mostra mercato di camelie e di piante particolarmente suggestive in inverno per la colorazione del fogliame, bacche o tronchi.

Il Museo del Paesaggio, che ospita una raccolta di dipinti e sculture di noti artisti dell’Ottocento e Novecento, (da Daniele Ranzoni e Mario Tozzi ad Arturo Martini e Paolo Troubetzkoy) e Villa Giulia saranno collegati da un fil rouge molto particolare: un percorso attraverso le opere realizzate da artisti del fiore: fioristi professionisti di Verbania che abbelliranno le vie del centro storico di Pallanza con scenografici allestimenti a tema invernale e natalizio in collaborazione con i commercianti.

Torneranno anche quest’anno gli appuntamenti con le visite guidate organizzate dal Comune di Verbania nei giardini storici di ville private di Verbania e dintorni. Un’occasione straordinaria per cogliere il fascino di parchi come quelli di Villa Rusconi Clerici, Villino San Remigio, Villa Anelli e Villa Maioni (sede della Biblioteca comunale) con le loro magnifiche collezioni di camelie. Le visite saranno precedute da letture, (a cura del Festival LetterAltura), riguardanti il tema delle piante e dei fiori e tratte da opere di autori famosi del primo Novecento come Gabriele D’Annunzio, Marcel Proust, Virginia Woolf, Edith Wharton, Thomas Mann e Italo Svevo.
Le visite guidate gratuite sono su prenotazione obbligatoria: Comune di Verbania Ufficio Turismo Tel. 0323 503249). Prenotazione obbligatoria anche per i tour in motoscafo in compagnia dello storico locale Leonardo Parachini sabato e domenica alle 14.30 (euro 10 a persona, ridotto euro 5 da 5 a 14 anni) e per la visita guidata gratuita alla piantagione di tè di Compagnia del Lago Maggiore a Premosello Chiovenda, ca. 20 min. in auto da Pallanza (domenica dalle 14.30 con degustazione di tè alle 16). Il tè, la bevanda più consumata al mondo, ha origine dai germogli della Camellia sinensis, o pianta del tè.

In occasione della manifestazione il Comune di Verbania ha predisposto l’apertura straordinaria dell’Ufficio di Informazioni e Accoglienza Turistica situato accanto al Museo del Paesaggio. E’ un’occasione per cogliere suggerimenti e proposte sulle attrattive turistiche della città e del territorio anche nei mesi invernali.

La Camelia del Lago Maggiore
La sponda piemontese del Lago Maggiore, favorita dal clima mite, da una relativa umidità dell’aria e soprattutto dall’acidità del terreno, è il luogo ideale per coltivare queste piante. Sul Lago Maggiore la prima camelia fu una Camellia Pink Rosea e fece la sua comparsa sull’Isola Madre nella seconda metà dell’Ottocento. Nello stesso periodo, i Fratelli Rovelli – dopo aver lavorato per i Principi Borromeo nei giardini dell’Isola Bella e Isola Madre – diedero vita al più importante vivaio d’Italia per la produzione di acidofile con commercializzazione in tutta Europa e non solo. Oggi il Consorzio Fiori Tipici Lago Maggiore con una cinquantina di produttori in provincia di Verbania e Novara è l’unico ente in Europa specializzato nella coltivazione di camelie a fioritura invernale/ primaverile e di altre acidofile. La camelia del Lago Maggiore è stato il fiore ufficiale delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, della Marcialonga e Mondiali di sci nordico Fiemme 2013.

La Camelia Invernale o Sasanqua
Proviene dall’Asia, e in particolare dalla Cina e dal Giappone, dove da secoli viene coltivata come pianta ornamentale, ma soprattutto per utilizzare i germogli essiccati della Camellia sinensis con cui si produce il tè. Vengono sfruttati anche i semi delle camelie: l’olio che contengono era infatti uno degli oli alimentari più comuni in molte parti dell’Asia, utilizzato anche per l’illuminazione. Le Camelie sasanqua sono arbusti di medie dimensioni, che possono raggiungere i 3-4 m. Il fogliame è sempreverde; a partire dalla fine dell’autunno fino ad inverno inoltrato la pianta produce numerosi fiori, di colore bianco, rosato e rosso. La fioritura invernale e la facilità di coltivazione le ha rese piante molto diffuse in giardino o sui balconi.

Curiosità sulla Camelia
E’ ricca di affascinanti curiosità la storia della camelia che deve il nome al missionario gesuita Georg Joseph Kamel, vissuto tra il 1661 e il 1704. Nei tempi antichi la camelia, grazie alla sua caratteristica di vivere centinaia di anni, era considerata simbolo di immortalità: ancora oggi viene piantata nei giardini dei templi buddisti. La prima camelia giunse in Italia nel 1760 nel giardino della Reggia di Caserta grazie all’amicizia di Lord Nelson con l’ambasciatore inglese Sir Hamilton. In Europa la camelia divenne di gran moda nell’Ottocento e le signore dell’alta società (ma anche gli uomini) usavano la camelia come ornamento dei propri abiti. Venendo a tempi più recenti, sarà Coco Chanel a scegliere questo fiore come simbolo della sua prestigiosa Maison. La camelia varcò anche la soglia della cultura con Alexandre Dumas che nel 1848 pubblicò “La dame aux camélias”, ripreso da Giuseppe Verdi nella Traviata (1853).

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Pubblicato il 24 Novembre 2017
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