Manca il numero legale, salta il consiglio comunale

Sono andate a vuoto due convocazioni. Al secondo appello presenti 16 consiglieri, uno in meno del numero minimo per garantire la maggioranza. Botta e risposta tra maggioranza e opposizione

consiglio comunale varese 2016

Non c’è il numero legale e così salta il consiglio comunale a Varese, l’ultimo convocato nel 2017. Quello che doveva anche approvare il bilancio.

Il primo appello dei consiglieri è andato deserto alle 19.15, quando la maggioranza non è stata in grado di garantire il numero minimo di consiglieri necessari per aprire i lavori.

Dopo la pausa come da regolamento, alle 19.32 c’è stata la seconda chiamata: sedici i presenti, un consigliere in meno del numero legale necessario. A questo punto il presidente dell’assemblea civica, come da regolamento, ha dovuto mandare a casa tutti.

La seduta di questa sera era la prima di tre per discutere e approvare il bilancio

Dopo una valutazione del regolamento è stato deciso di aggiornare comunque a giovedì alle ore 19 e poi ancora venerdì. Nel frattempo sono state fissate anche le date del 27-28 e 29.

«Un fatto politico gravissimo» accusa il consigliere di Forza Italia ed ex assessore Simone Longhini. «Inviterei il Sindaco a evitare proclami e a risolvere i problemi della sua maggioranza che mettono a rischio l’attività amministrativa della città. In 23 anni di governo del centrodestra non era mai successo».

«Un infortunio dovuto a una molteplicità di fattori», lo definisce Luca Paris, segretario cittadino del Pd. Colpa dell’«orario inconsueto per il consiglio» oltre che di qualche assenza per lavoro già preventivata. Mancavano Laforgia di Progetto Concittadino, Corbetta che è negli Usa per lavoro, Oprandi e Infortuna (consiglieri “critici” in maggioranza). Ma la maggioranza contava su «Conte e Baratelli, che sono poi arrivati davvero pochi minuti dopo l’appello, erano entrambi al lavoro».

«Dal punto di vista della maggioranza c’è stato un problema di ingenuità» riconosce Paris. Che però stigmatizza l’atteggimento delle opposizioni: «dal punto di vista delle minoranze, in particolare di quelle che si definiscono moderate, c’è stato un atteggiamento di poca responsabilità, perché in una seduta come questa garantire il numero legale per pochi minuti è segno di rispetto per l’istituzione». Il ragionamento è questo: la maggioranza deve essere autosufficiente, ma in questo caso la “stampella” delle minoranze sarebbe stata necessaria solo per pochi minuti.

È successo anche altrove, su voti importanti e di valore politico dove contano anche i minuti (ad esempio a Gallarate, nel 2011, sul Pgt del centrodestra). La mancanza di numero legale è di certo un fatto che farà discutere. Il consiglio riprende domani, giovedì 21 dicembre, alle 19, ma è calendarizzata anche l’eventuale prosecuzione venerdì 22 e poi ancora nei giorni 27-28-29 dicembre.

In serata è poi arrivata una nota dei capi gruppo della maggioranza.

“E’ un vero peccato che questa sera non si siano potuti discutere gli argomenti previsti dal Consiglio Comunale. – Hanno scritto Luca Conte, PD – Enzo Laforgia, Progetto Concittadino – Valerio Crugnola, Varese 2.0 Tommaso Piatti, Lista Galimberti – Sapevamo benissimo, come era stato ampiamente preannunciato, che qualche consigliere di maggioranza sarebbe arrivato in ritardo. Certamente non ci aspettavamo che la lista Orrigoni, che si proclama una forza civica interessata al bene della città, si piegasse alle scelte e alle modalità che appartengono ad una vecchia politica, dimostrandosi ancora una volta succube di Lega e Forza Italia.

Proprio nella settimana in cui il Comune ottiene un traguardo mai raggiunto da tutte le amministrazioni precedenti per il bene di Varese: 18 milioni per la riqualificazione delle stazioni, ecco che l’opposizione fa prevalere il rancore all’interesse dei cittadini.

Questa sera infatti si sarebbe potuto approvare uno sconto di oltre 500mila euro sulla Tari per le attività produttive e commerciali. Inoltre l’approvazione del bilancio entro fine anno, come l’opposizione ben sapeva, comporterà consistenti agevolazioni utili per migliorare i servizi forniti ai cittadini.

Inoltre, questo comportamento si dimostra umiliante ed offensivo nei confronti dei tanti dipendenti che in questi mesi hanno, insieme alla maggioranza, lavorato per ottenere il risultato di approvare il bilancio entro la fine dell’anno: obiettivo mai raggiunto prima. Forse anche il fatto che l’opposizione non sia mai stata in grado di rispettare questa scadenza ha scatenato il loro risentimento”.

Sulle vicende del consiglio comunale è poi intervenuto anche Rinaldo Ballerio, consigliere della Lista Orrigoni.

“Ci vediamo domani sera “chi c’e’ c’e’ “

Comprendo perfettamente il sentimento di frustrazione dei capigruppo della maggioranza firmatari della lettera.

Probabilmente anch’io avrei provato a mascherare una brutta figura accusando altri. E’ uno vezzo molto diffuso in questo paese.

E’ anche umanamente comprensibile che al posto di fare una riflessione sulle proprie responsabilità si guardi in casa d’altri. Non c’e’ un solo pensiero di autocritica o rammarico sulle numerose assenze nel comunicato.

Noi alle 7 eravamo in consiglio, e personalmente ho rinunciato a impegni di lavoro pur consapevole del ruolo marginale di un consigliere di opposizione.

Irrispettoso è chi non si è presentato sebbene in presenza di temi così importanti, e di responsabilità di maggioranza.

Personalmente avrei preferito sottolineare la figuraccia della maggioranza e all’ultimo minuto presenziare,  dimostrando così le difficoltà  e salvaguardando il tempo di tutti.
Ma faccio parte di una coalizione, con la quale abbiamo chiesto il voto ai cittadini e con cui condivido tanti punti di vista. Altro che essere succubi, questa si chiama lealtà e coerenza.

Pare che invece il gioco di squadra della maggioranza venga piuttosto visto come “la possibilità di dare la colpa agli altri.”

Riguardo alla  la vecchia politica, non la conosco, per cui non riesco a replicare.

Condivido invece l’opportunità di discutere, ed eventualmente approvare i provvedimenti nei tempi proposti.
Accogliamo quindi con favore il “ci vediamo domani”. Noi domani ci saremo, e anche dopodomani, sperando che   chi ha responsabilità e ha dettato l’agenda farà altrettanto.
In caso contrario lasceremo ai dipendenti comunali citati la valutazione di chi ha tenuto un comportamento “umiliante ed offensivo” non presentandosi per 3 giorni di fila.

Tralascio quindi altre polemiche risparmiando a me la fatica di scrivere e ai quattro lettori la malinconia di leggere

Ho comunque già invitato tutti a girare pagina e a procedere con i lavori senza ulteriori strascichi o rancori. Ognuno impari dai propri errori.

Ad maiora”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Dicembre 2017
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