Reti idriche, Busto e Gallarate minacciano e Vincenzi risponde
Provincia e i comuni di Busto Arsizio e Gallarate non hanno ancora trovato l'accordo economico sulla cessione delle reti idriche ad Alfa srl. Vincenzi: "Noi disponibili a dialogare per trovare accordi ma no ad attacchi violenti"

Il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli ha minacciato di riprendersi le reti idriche (cosa che a norma di legge non potrebbe comunque fare, ndr) se Alfa, la società che gestisce le reti idriche di tutto l’ambito provinciale, non pagherà quanto richiesto dall’amministrazione bustocca. A lui si è accodato anche l’assessore Carù di Gallarate.
La risposta del presidente della Provincia Gunnar Vincenzi non si è fatta attendere: «Sono sorpreso e stupito delle dichiarazioni del Sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli e dell’Assessore Carù di Gallarate rilsciate dopo l’incontro, avvenuto non più di due giorni, con l’Agenzia nazionale degli Enti di Ambito. Incontro richiesto da Agesp e prontamente organizzato da Provincia e Ato. Durante la riunione abbiamo discusso del valore provvisorio e sottolineo la parola “provvisorio”, che Ato Varese ha certificato sulla base di quanto presentato da Agesp. Il mio stupore è dovuto anche dal fatto che l’incontro ha in realtà avuto un esito positivo e che è stato assegnato ai rappresentanti di Anea e ai tecnici di Ato il mandato di approfondire la perizia di stima delle reti idriche di Busto. Insomma si sta affrontando la questione partendo da posizioni di apertura e dialogo e perciò ci risultano incomprensibili le dichiarazioni di chiusura e il diktat imposto da Antonelli. In ogni caso è doveroso ricordare a tutti che Alfa è l’unico gestore del servizio idrico integrato in provincia di Varese riconosciuto da Regione Lombardia e quindi altri possibili gestori non sono contemplati dalla normativa. Per quanto poi riguarda le dichiarazioni dell’assessore Carù in merito agli organi gestionali di Alfa, va detto che proprio Gallarate, insieme a Busto devono trovare l’accordo sul membro del Comitato di vigilanza e controllo. Vorrei concludere perciò che dichiarazioni così forti rischiano di creare inutili tensioni e ostacoli dal momento che c’è la volontà da parte di tutti di raggiungere gli obiettivi fissati».
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