In Consiglio comunale si discute di statuto e regolamenti
Venerdì 26 gennaio, alle 20.30 in Sala Bergamaschi, una seduta abbastanza tecnica del Consiglio comunale
Si riunisce questa sera, venerdì 26 gennaio, il Consiglio comunale di Induno Olona.
La seduta, convocata per le 20.30, in Sala Bergamaschi, prevede cinque punti all’ordine del giorno, quasi tutti inerenti modifiche a regolamenti che riguardano le attività degli organi politici dell’amministrazione cittadina, giunta, consiglio comunale e commissioni.
Dopo le comunicazioni del sindaco Marco Cavallin, il Consiglio discuterà alcune modifiche allo Statuto comunale proposte dai cinque consiglieri di minoranza.
«Nell’ultima seduta si erano già discusse alcune variazioni, ma proposte dalla maggioranza, mentre le nostre erano state rinviate e se ne parlerà questa sera – dice Rosa Ferrazzi, capogruppo della lista “La casa di tutti” – In particolare chiediamo alcune variazioni tecniche e una più politica. Chiediamo cioè che si introduca la norma per cui se un assessore si dimette, decade o per altro motivo deve lasciare l’incarico, non possa poi essere rinominato nello stesso mandato. Questo perché chi assume un impegno deve essere in grado di portarlo a termine, e se non può deve dare al suo successore la possibilità di arrivare a fine mandato».
Altre modifiche vengono chieste per una maggiore adesione dello Statuto comunale al Decreto legislativo 175 del 2016, e infine si chiede di introdurre un accorgimento “tecnico” per una maggiore precisione dei lavori comunali, facendo indicare nei verbali l’orario di inizio e fine di ciascuna deliberazione, insieme all’indicazione dei consiglieri effettivamente presenti.
«Sono proposte condivise dai cinque consiglieri di minoranza – conclude la capogruppo – frutto del lavoro dell’ex sindaco Luciano Angelini che già aveva collaborato alla stesura dello Statuto di Induno Olona».
Saranno poi discusse ed approvate modifiche allo Statuto per la Società di tutela del fiume Olona Spa. Infine si parlerà del protocollo di intesa con i comuni di Arcisate, Porto Ceresio e Bisuschio per appalti riguardanti alcune tipologie di rifiuti.
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