Velarca, il Fai inizia il restauro della storica casa-barca

Donata nel 2011 dai coniugi Norsa, il restauro è stato avviato allo storico Cantiere Ernesto Riva, specializzato nella costruzione di barche in legno

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È iniziato il restauro della Velarca, casa-barca storicamente ormeggiata a Ossuccio (CO), sulla sponda occidentale del Lago di Como, donata al FAI – Fondo Ambiente Italiano da Aldo e Maria Luisa Norsa.

Presso lo storico Cantiere Ernesto Riva, specializzato nella costruzione di barche in legno (sia d’epoca che moderne), gli interventi sono coordinati dal professor Carlo Bertorello – project manager e structural designer del sindacato di Azzurra all’Americas Cup del 1987-1991 e docente di Strutture Navali all’Università Federico II di Napoli – e saranno condotti al fine di garantire il rispetto filologico dell’intervento.

Voluta dalla famiglia Norsa all’inizio degli anni Sessanta, questa house-boat nasce dall’insolita “unione” di una tradizionale imbarcazione del Lario con un piccolo lembo di terreno che si specchia sulle acque a ridosso dell’Isola Comacina.
Il progetto fu affidato al celebre studio milanese BBPR (Belgiojoso, Banfi, Perassutti e Rogers): nel 1961 gli architetti, sempre attenti ai problemi dell’ambiente e ai valori tradizionali, hanno ideato il volume abitativo che ha trasformato in un oggetto di design l’antica gondola di 19 metri che da oltre trent’anni trasportava merci e persone attraverso il Lago.

Dai ristretti spazi di un’imbarcazione è nata una dimora funzionale e di classe, la Velarca – che nel nome rimanda alla realizzazione milanese dei BBPR della Torre Velasca, grattacielo simbolo della capitale economica – e che ben presto divenne un salotto culturale e luogo di incontro per gli intellettuali dell’epoca.

Dopo cinquant’anni di piacevoli villeggiature, nel 2011 i coniugi Norsa hanno voluto donare la Velarca al FAI, per il modo esemplare con cui la Fondazione si occupa di tutela e per la vicina presenza di Villa del Balbianello e della Torre del Soccorso, altri due Beni FAI affacciati sullo stesso specchio di lago, con i quali andrà a formare un sistema integrato.

Dopo un’approfondita campagna di indagini preliminari effettuata tra il 2012 e il 2013 atta a verificare lo stato di conservazione e la resistenza delle strutture portanti, nel 2013 la barca è stata trainata da Ossuccio a Como, quindi trasportata a Maslianico presso il noto Cantiere Ernesto Riva. L’intervento prevede pertanto la ricostruzione della gondola lariana, abbinando la più rigorosa continuità filologica a modalità costruttive moderne: le stesse essenze di legno saranno assemblate con tecniche aggiornate, soddisfacendo così gli indispensabili requisiti di sicurezza nella garanzia di un ottimale risultato.

Il progetto di restauro si suddivide in due fasi distinte e consecutive:

– la ricostruzione dello scafo in legno di castagno;

– la messa in opera degli interni originali restaurati. Obiettivo di questa fase è il completo recupero funzionale della Velarca in quanto “casa”, con l’installazione di nuovi impianti e la ricollocazione al suo ormeggio storico.

Per approfondire la storia del Bene, il FAI ha collaborato con la Biblioteca Comunale Vittorio Antonini di Lenno alla pubblicazione del volume Velarca, una casa-barca sul Lago di Como a cura di Francesco Soletti, che racchiude la storia delle due imbarcazioni – la “gondola lariana” e la “casa-barca” – nella cornice culturale che le contraddistingue: da un lato la vita e la navigazione sul lago nella prima metà del Novecento e dall’altro l’insieme dei valori colti di una famiglia di grande nobiltà intellettuale.

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Pubblicato il 02 Marzo 2018
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