Al Gagarin un weekend speciale con “lavorare stanca”
Il circolo di via Galvani ricorda il 1 maggio con la seconda edizione di “Lavorare Stanca”, festival interamente dedicato al lavoro. Ecco gli appuntamenti

Circolo ARCI Gagarin omaggia l’istituzione su cui si fonda la nostra Repubblica con la seconda edizione di “Lavorare Stanca”, festival interamente dedicato al lavoro. Dopo l’appuntamento inaugurale di domenica 22, con la proiezione di “La rivincita di Casale Monferrato” documentario-inchiesta di Rosy Battaglia che racconta le vicende della città simbolo nel mondo della battaglia contro l’amianto, in arrivo il secondo weekend di eventi.
Ecco gli appuntamenti:
Venerdì 27, dalle 21.00: Il futuro del lavoro fra automazione, IA e robot. Una chiacchierata con Riccardo Campa, sociologo, filosofo e membro fondatore dell’AIT (Associazione Italiana Transumanisti), condotta da Alessandro Leonardi di NeverWas Radio, dove si discuterà dei cambiamenti tecnologici che coinvolgeranno milioni di persone, fra diverse prospettive, paure e possibili soluzioni. Ingresso gratuito, riservato a soci ARCI 2018.
Sabato 28, alle ore 21.30, Hinterland – Un concerto-esplorazione poetica delle nostre periferie. Gli Hinterland sono Giorgio Fontana (scrittore, ha vinto il Premio Campiello nel 2014 con Morte di un uomo felice) e Matteo Pirola (musicista, già membro dei Morfeo Crolla e dei Naif). Entrambi cresciuti a Caronno Pertusella, un comune a nord di Milano, sono amici da più di venticinque anni. Il progetto artistico degli Hinterland si compone di reading musicati e brani strumentali; i testi sono scritti da Giorgio e la musica da Matteo, ma non c’è parola o nota che non sia concordata da entrambi. Dal punto di vista strumentale, gli Hinterland mescolano le risorse della musica elettronica con le sovra-incisioni di chitarra (suonata da entrambi i membri). Al momento gli Hinterland stanno lavorando a un’esplorazione poetica di alcuni luoghi dell’hinterland nord-milanese (appunto): luoghi fisici – i campi, la fabbrica, l’osteria, la provinciale – e interiori: su tutti lo straniamento, la solitudine, la rabbia. Apertura 20.30. Concerto 21.30. Ingresso gratuito, riservato a soci ARCI 2018.
Extra – Durante le serate sarà possibile visitare due mostre fotografiche dedicate ai luoghi del lavoro in collaborazione con Circolo 87
- “Luraghi – Un’officina sospesa nel tempo” – Foto di S. Borroni, B. Buffetta, M. Carnaghi, C. Dehò, P. Ingrasciotta, B. Lazzati, C. Maggio, L. Riviello, M. Turconi, P. Turconi.
Entrando nell’officina del signor Luraghi si è immediatamente sopraffatti dall’odore acre di olio e si ha la sensazione che qualcuno abbia appena finito di lavorare e sia solo in pausa dalle sue fatiche. Un secondo sguardo più attento svela il tempo che passa, i segni sui macchinari ed attrezzi immobili. In questo ordinato caos, dove ogni oggetto ha il suo posto impolverato, le ragnatele drappeggiano le pareti, a conferma del riposo che l’uomo si è concesso.
- “Luoghi a perdere” – Foto di Isa Carriero.
La “City” avanza, si innalza, divora. Esistono dei luoghi, i luoghi a perdere, che rappresentano invece la città, quella artigiana, fatta ancora oggi di piccoli ma significativi fabbricati ottocenteschi a piano unico dove il lavoro manuale è la vita discreta e nascosta. Luoghi ricchi, dove la stratificazione regna sovrana. Luoghi in cui anche la polvere disegna lo spazio.
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