Droga ai compagni di scuola, tre arresti tra i fornitori
In manette due fratelli di 19 e 21 anni, e un amico di 29. Nelle abitazioni dei ragazzi centinaia di grammi di marijuana
Come ci arrivava la droga nelle scuole della città, portata nelle tasche di alcuni minori e destinata ad altrettanti giovanissimi?
Marijuana che prendeva il treno dei pendolari, dove veniva smerciata, e per la quale la Squadra Mobile di Varese aveva già fatto scattare le manette ai polsi di alcuni minori nei mesi scorsi.
Pesci piccoli, però: c’era da trovare l’anello più alto della catena di spaccio.
Così sono partite le indagini coordinate dal pubblico ministero Flavio Ricci che nei giorni scorsi ha richiesto la perquisizione nelle case di C.I, 29 anni e D.F.P. di 19 anni.
E se questa droga, la marijuana, una volta veniva chiamata “leggera”, leggere non sono propriamente le quantità che gli investigatori hanno rintracciato nelle abitazioni dei giovani.
Oltre al tipico materiale per il confezionamento, come bustine in plastica e bilancini di precisione sono infatti saltati fuori in tutto 320 grammi di erba, parte della quale già divisa e imbustata pronta per la vendita.
A casa del diciannovenne era presente anche il fratello maggiore, D.A, di 21 anni su cui gli agenti hanno potuto acquisire elementi a suo carico in relazione all’attività di spaccio.
I tre giovani sono stati tutti arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti che vista la quantità si ritiene fosse il rifornimento per il fine settimana non ancora piazzato, visto che l’arresto è avvenuto giovedì mattina, il 5 aprile scorso.
Gli arresti sono stati convalidati e il magistrato ha sottoposto i tre a misure cautelari: per C.I. e D.F.P obbligo di firma alla polizia giudiziaria mentre il terzo arrestato, di 21 anni, è finito agli arresti domiciliari.
Dei tre, tutti residenti a Varese, solo C.I era incensurato mentre i due fratelli sono risultati essere soggetti noti per precedenti per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio.
All’operazione dei giorni scorsi ha collaborato fattivamente anche la Polizia ferroviaria: si è trattato di un’azione coordinata per il contrasto di reati particolarmente gravi perché rivolti ai minori ai quali veniva vendita la droga proprio sui mezzi utilizzati per andare e venire ogni giorno a scuola.
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