Palazzo esploso, si indaga sulle cause della fuga di gas
Mentre restano gravi le condizioni dei coniugi che vivevano nell'appartamento da cui sarebbe partita l'esplosione, la Procura sta ricostruendo quanto avvenuto la mattina di Pasqua

Restano stabili ma gravissime le condizioni di Saverio Sidella (45), ricoverato al Niguarda con ustioni sul 90% del corpo mentre quelle della moglie Maria Cristina Segreto (51), ricoverata a Legnano, sono in miglioramento. Sono loro i feriti più gravi dell’esplosione che ha sventrato una palazzina di 10 famiglie a Rescaldina la mattina di sabato 31 marzo, che ha causato anche il ferimento dei due figli della coppia (10 e 6 anni, entrambi non in pericolo di vita), di un’altra famiglia di 4 persone residente al piano superiore e di un 35enne.
Sulla vicenda indaga la Procura di Busto Arsizio (p.m. Francesca Gentilini) sull’ipotesi di crollo colposo di edificio a carico di ignoti. Le indagini sul campo sono affidate ai carabinieri di Legnano che stanno cercando di ricostruire quanto avvenuto quella mattina, cosa abbia causato la fuga di gas che ha provocato l’esplosione.
Per 26 persone, residenti negli altri appartamenti danneggiati e dichiarati inagibili, prosegue l’incertezza in attesa di capire il destino dell’edificio gravemente danneggiato.
Grande la solidarietà dei cittadini di Rescaldina che hanno offerto ospitalità a molti di loro. Il sindaco Michele Cattaneo lancia l’appello ai proprietari di appartamenti sfitti che possono mettere a disposizione abitazioni per affitti a medio lungo termine. Da domani sarà attivo anche un conto corrente per raccogliere fondi a favore dei 9 nucleo familiari che in pochi secondo si sono ritrovati letteralmente senza nulla.
IL VERTICE PER ORGANIZZARE GLI INTERVENTI
Dalle 17 alle 19 di martedì 3 aprile, presso il Comando Stazione Carabinieri di Rescaldina, c’è stato l’incontro tra il Procuratore Gian Luigi Fontana ed il Sostituto Procuratore Francesca Gentilini, il personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Milano, del Comando Compagnia Carabinieri di Legnano e il Comandante della Stazione di Rescaldina e il sindaco di Rescaldina con il responsabile dell’ufficio urbanistica, il proprietario della palazzina con il proprio legale ed un tecnico strutturista.
Lo scopo è stato quello di fare un punto di situazione sulla staticità dell’immobile e sulle opere di messa in sicurezza della parte che è stata interessata e danneggiata dall’esplosione al fine di consentire, nel minor tempo possibile, l’accesso all’area a tutti i tecnici che verranno incaricati delle rilevazioni, delle analisi e delle rimozioni delle macerie presenti.
Al termine della stessa è stato effettuato un primo sopralluogo cui seguiranno, sin da mercoledì, altre attività di verifica sul campo per la realizzazione delle opere necessarie a consentire l’accesso, in sicurezza, ai consulenti e periti che dovranno accertare le cause dell’esplosione.
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