Nel nome della legalità: gli alunni della De Amicis chiudono l’anno
Sono stati presentati al teatro Sociale i percorsi portati avanti dai bambini della primaria che hanno lavorato sui 70 anni della Costituzione e della Carta universale dei diritti dei bambini

Martedì 29 maggio, presso il teatro Sociale di Busto Arsizio, i bambini della scuola primaria De Amicis, dell’I.C. “G.A. Bossi”, sono stati protagonisti della serata che ha visto anche la presenza del sindaco Antonelli e dell’Assessore Farioli.
Gli alunni hanno presentato il percorso svolto nel corso dell’anno “dirittoattivamente percorsi tra diritti e doveri”. In particolare, hanno lavorato su due avvenimenti di particolare rilevanza celebrati durante il seguente anno scolastico:
i 70 anni dell’entrata in vigore della costituzione italiana
i 70 anni della dichiarazione universale dei diritti umani approvata dall’ONU nel 1948, da cui fu tratta la convenzione dei diritti dei bambini.
L’idea centrale del percorso è stata quella di costruire un senso di legalità e un’etica di responsabilità per formare una conoscenza consapevole dei diritti umani e degli organismi che li promuovono, li sostengono e li difendono, in modo da porre la scuola quale ambiente promotore e amico dei diritti e doveri di cittadinanza.
Al termine di un anno faticoso sono state completate tutte le molteplici attività didattiche e i numerosi progetti messi in campo per offrire il massimo beneficio agli alunni con un lavoro quotidiano di collaborazione tra tutte le componenti, dove l’attenzione alla qualità dell’offerta formativa non è’ andata a discapito di un autentico impegno alle specifiche esigenze di ogni alunno.
Alla fine, le docenti hanno voluto ringraziare quanti hanno collaborato concretamente alla realizzazione di tutte le azioni: al comitato genitori, al consiglio d’istituo e a tutti i rappresentanti di classe.
Le attività inserite all’interno del progetto hanno avuto lo scopo di descrivere il desiderio di ogni alunno di vivere in una scuola capace di formare, in grado non solo di ascoltare le ansie ma anche di correggere errori e di indicare la strada maestra da seguire, una scuola dove trova spazio l’accoglienza e l’inclusione , dove le regole vengono accolte perchè garanti del rispetto di tutti facendo sperimentare la vera libertà.
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