“Perchè faccio ricerca sulla sindrome di Down”, la scelta umana del prof. Strippoli

I ragazzi della scuola media don Carlo Costamagna hanno incontrato lo scienziato che sta cercando una cura per correggere la trisomia 21. Il direttore Bianchi: "Ha scelto di difendere la vita"

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Gli studenti e i genitori della scuola media don Carlo Costamagna di Busto Arsizio hanno ascoltato con grande attenzione le parole del professor Pierluigi Strippoli, docente di Genetica all’Università di Bologna e responsabile del laboratorio di Genomica del Dipartimento di Medicina specialistica, diagnostica e sperimentale.

Il medico ha raccontato la sua esperienza straordinaria grazie all’incontro con il grande uomo, medico e scenziato Jerome Lejeune, che per primo ha scoperto il difetto genetico alla base della sindrome di Down, la trisomia 21. La sua vita è cambiata: ora conduce un progetto unico al mondo, relativo alla Sindrome di Down, con l’obiettivo di trovare una cura partendo dalle intuizioni di Lejeune.

Strippoli ha risposto alle domande dei ragazzi che, dopo aver studiato la genetica a scuola, hanno espresso tutta la loro curiosità attorno all’argomento e – in particolare – hanno voluto approfondire alcuni aspetti scientifici della ricerca di Strippoli ma anche come il genetista sia arrivato ad approcciarsi alla ricerca.

Grande soddisfazione è stata espressa dal dirigente scolatsico Gianni Bianchi, a capo del complesso scolastico gestito da 42 ani dalla cooperativa Rezzara e che compende elementari, medie e liceo per un totale di 572 studenti: «Ringrazio la professoressa Satta che ha curato questo incontro – ha detto e ha proseguito – siamo onorati di avere qui con noi un uomo che ha sta portando avanti una ricerca finalizzata alla difesa della vita in un settore in cui si è deciso di non investire in cure per questa malattia».

All’incontro era presente anche l’assessore all’Istruzione Gigi Farioli: «Sono venuto per portare il dovuto e gradito saluto dell’amministrazione comunale nel nome dell’educazione ma sono qui anche per ascoltare le parole di quest’uomo brillante che mette insieme unanesimo e scientismo».

L’incontro di ieri sera fa parte dei festeggiamenti di fine anno dell’istituto e proseguirà oggi con il ricordo del professor Claudio Scillieri, architetto scomparso nel 2015 che per 40 anni ha insegnato in questa scuola. A lui sarà intitolato il laboratorio di architettura e disegno.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Giugno 2018
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