Estival Jazz: si chiude alla grande l’edizione dei 40 anni
L'edizione 2018 si è chiusa sabato con Renzo Arbore e la sua Orchestra italiana. Un concerto "che ha fatto ballare anche i tavoli"

(Foto di Marco D’Anna)
Quarant’anni e non sentirli. Estival Jazz, 40esima edizione, si è chiuso con una serata straordinaria, che ha confermato la freschezza e l’energia del festival più amato del Canton Ticino.
«In così tante edizioni non avevamo mai visto una piazza così!» ha detto l’organizzatore Andreas Wyden, completamente soddisfatto dal successo di un concerto «che ha fatto ballare anche i tavoli».
Sabato scorso migliaia e migliaia di spettatori hanno invaso pacificamente Piazza della Riforma fin dalla prime ore del pomeriggio per assistere al concerto di Renzo Arbore con la sua Orchestra italiana, confermando così il carattere festoso di una proposta di grande e assoluta qualità che, con tutti i suoi concerti, ha chiuso l’attesa edizione dedicata ai primi quarant’anni di una manifestazione entrata nel cuore di tutti.
Da Mendrisio fino alla sua storica sede luganese, Estival ha saputo ancora una volta riempire le sue piazze battendo tutti i pronostici legati alle concomitanze calcistiche legate ai Mondiali con, dulcis in fundo, l’amichevole Lugano-Inter a Cornaredo.
Uno scenario confermato anche dalle immagini diffuse dalla RSI che hanno raccontato l’efficacia organizzativa di tutta la squadra di Estival impegnata nel soddisfare l’attenzione verso la buona musica con i suoi protagonisti stellari.
«Non potendo citarli tutti vogliamo almeno ricordare alcuni dei grandi momenti musicali che hanno trasformato le piazze in colorate gallerie di persone entusiaste – dice lo staff di Estival Jazz – da Manou Gallo alla band di Stanley Clarke, dalla rilettura dei Pink Floyd di Nguyên Lê con l’OSI all’energia positiva dei Kennedy Administration, dallo strepitoso concerto degli Hudson a Michel Camilo con Tomatito, con gli omaggi musicali di Sandro Schneebeli, Claudio Taddei e Franco Ambrosetti».
Anche quest’anno, dunque, le scelte artistiche e l’apparato organizzativo hanno contribuito a rendere indimenticabile il principale appuntamento musicale dell’estate ticinese. Anche se ora tutti si chiedono se Estival l’anno prossimo ci sarà ancora. «Ci stiamo già lavorando. È prematuro dare risposte definitive ma siamo moderatamente ottimisti» è la risposta del direttore artistico Jacky Marti.
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