Cambia il PGT di Busto: “Variante ad impatto zero, non consumiamo suolo”
Dal consiglio comunale arriva il via libera alla variante del PGT che contiene modifiche per gli stabilimenti produttivi e cerca di portare grandi marchi in centro

Busto Arsizio ha un nuovo piano di governo del territorio. Il consiglio comunale di martedì 31 luglio ha infatti dato il via libera alla variante sulla quale l’amministrazione lavora da un anno che –oltre a contenere sostanziali modifiche sul piano di recupero dell’Area delle Nord– prevede diversi cambi sul piano delle regole.
«È una variante ad impatto zero, senza alcun consumo ulteriore di suolo -ha spiegato l’assessore all’urbanistica Isabella Tovaglieri- che da un lato va a modificare alcuni errori materiali e integrare alcune informazioni ma che dall’altro cerca di agevolare e favorire le attività commerciali sia per quanto riguarda le aree produttivi che il centro storico».
Nel primo caso il cambio più radicale è quello che consente di effettuare piccoli ampliamenti degli stabilimenti. «In questo caso pensiamo ad aree che ormai hanno una vocazione produttiva, come quella del Sempione e di via Per Cassano, in cui andiamo a dare la possibilità di effettuare piccoli ampliamenti degli stabilimenti produttivi per evitare che le imprese delocalizzino a poche centinaia di metri, cioè nei confini degli altri comuni confinanti». Ma oltre a tenere chi già c’è l’obiettivo e di portare a Busto chi in città non ha ancora messo radici.
Un discorso che vale principalmente per il centro della città. «Qui fino ad oggi c’era il limite di 500 metri quadri per le strutture commerciali -ricorda Tovaglieri- e questo ha pregiudicato l’arrivo di grandi brand che cercano maggiori estensioni per i loro punti vendita. Quindi abbiamo deciso di aumentare questa soglia fino a 1.000 metri quadri, vietando però l’arrivo dei supermercati». Una decisione che nell’ottica dell’amministrazione «porterà in centro tanti visitatori in più che, magari richiamati dai grandi brand, poi andranno a comprare anche negli altri negozi».
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Bene il non consumare il suolo un plauso all’iniziativa per riqualificare l’area. Ma il Sindaco Antonelli dov’era quando si approvava l’ospedale nuovo a Beata Giuliana con distruzione e consumo di suolo , si parla bene ma poi per convenienza si razzola male. Rimediare subito caro il mio sindaco se ci tieni alla cadrega,