Arriva il chiosco al Parco Bassetti
Era stato approvato ben tre anni fa, c'erano stati vari problemi ma finalmente siamo a un punto fermo: è stata scelta la ditta che ha l'appalto per i lavori per la costruzione
Atteso da moltissimo tempo, finalmente sta per vedere la luce il chiosco al Parco Bassetti. Il Comune ha infatti aggiudicato l’appalto per la costruzione del manufatto: se ne occuperanno impresa Airoldi srl e Betoncablo spa di Busto Arsizio, che hanno presentato l’offerta più vantaggiosa, con ribasso dell’1,11% sulla base d’asta (140.307 euro).
I lavori, a questo punto, potrebbero partire all’inizio dell’autunno, tra settembre e ottobre: «Il nostro desiderata è arrivare prima della fine dell’anno a completare l’intervento» spiega l’assessore ai lavori pubblici Sandro Rech. «Così da poter fare inaugurazione in primavera, la stagione più consona».
Il chiosco è previsto da ben tre anni: era una delle opere più votate e poi approvate nel quadro del Bilancio Partecipato 2015, prima edizione dello strumento poi abolito. La creazione della struttura è stata piuttosto complessa perché si è dovuti passare dall’approvazione da parte della Commissione Paesaggio, che ha richiesto modifiche al progetto, che si’inserisce in un parco di grande valore storico e naturalistico (il progetto salvaguarda infatti tutti gli alberi della zona in cui viene inserito, vicino all’ingresso di via Carlo Noè).
Una volta chiuso il cantiere, sarà poi necessario individuare chi si occuperà di gestirlo: «anche la gestione sarà oggetto di bando apposito» continua Rech.
Qualche mese fa ci eravamo occupati del Bassetti in un articolo dedicato anche ad altri chioschi pubblici, come quello a uso edicola in piazza (ancora bloccato da ragioni burocratiche) e quello di viale Milano. Su quest’ultimo si sta già lavorando per arrivare ad un nuovo bando: che non riguarderà solo la costruzione e gestione del chiosco (quello “storico” è stato abbattuto) ma anche «l’affido del parco vicino, per la serie “adotta un parco”» dice ancora Rech. Convinto che l’affidamento diretto della gestione a soggetti privati sia una strada da replicare anche su altri parchi.
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