Venti indagati per il crollo del ponte Morandi
Si tratta di persone legate a Società Autostrade, alla sua controllata che si occupa di lavori, del Ministero delle Infrastrutture

La Procura di Genova ha iscritto nel registro degli indagati venti persone fisiche e la Società Autostrade, in relazione al crollo del ponte Morandi avvenuto lo scorso 14 agosto.
Le ipotesi di reato individuate sono disastro colposo, omicidio colposo stradale plurimo e omicidio colposo plurimo, con l’aggravante della violazione della normativa anti-infortunistica. Si tratta di persone legate ad Autostrade per l’Italia e della sua controllata Spea engineering, del Ministero delle Infrastrutture, del Provveditorato alle opere pubbliche di Liguria, Piemonte e Val d’Aosta (cioè l’ente “operativo” del Ministero. I nomi saranno resi noti dopo la notifica delle informazioni di garanzia alle persone coinvolte.
Quanto alle parti offese, la Procura ne ha individuate 59: 43 sono le vittime complessive, a cui si aggiungono 16 feriti.
Le indagini sono state svolte dalla Guardia di Finanza e sono coordinate dai pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno, oltreché dal procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio e dal procuratore capo Francesco Cozzi.
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