Vigilantes nei 20 parchi di Busto
Il servizio è stato avviato nei giorni scorsi. Gli uomini dell'istituto di vigilanza La Patria si occupano di aprire, chiudere e controllare le aree verdi cittadine
Atti vandalici, uso improprio nelle ore notturne, presenze non autorizzate all’interno degli spazi del parco, bivacchi, sono solo alcuni dei problemi che una pubblica amministrazione deve affrontare quotidianamente per gestire il patrimonio verde delle città. I parchi sono indispensabili per garantire vivibilità degli ambienti urbani, spazi di socializzazione per tutti, ma con un pensiero particolare ai bambini e qualità dell’aria, specialmente nelle grandi città.
Gli ampi spazi aperti, facilmente accessibili, sono però terreno di gestione molto difficile per chi deve garantirne la sicurezza e il controllo specialmente nelle ore serali e notturne, quando l’utenza abituale si allontana per tornare alle proprie case. Ed è qui che spazi gioco, panchine e manufatti vengono presi di mira dai vandali, mentre le aree più nascoste possono diventare terreno fertile per traffici illegali come lo spaccio o per bivacchi notturni non autorizzati.
Per garantire il corretto uso degli spazi verdi, tutelarne l’integrità e mantenerne il carattere di ambiente fruibile a tutti, l’amministrazione Comunale di Busto Arsizio ha quindi deciso di assegnare a una vigilanza privata la protezione dei suoi spazi verdi, scegliendo La Patria come suo partner per la sicurezza.
Infatti, sono ben 20 i parchi pubblici su cui La Patria svolge il proprio servizio di vigilanza, con un team di professionisti che all’inizio e alla fine di ogni giornata, si occupa di aprire e chiudere i parchi della città, controllando la situazione attorno ai giardini, operando una bonifica al loro interno, verificando che alla chiusura non si rilevino eventuali danni e che nessuno sia, casualmente o intenzionalmente, rimasto all’interno.
Si tratta di un servizio capace di produrre effetti positivi sulla sicurezza di una città, al di là dello specifico intervento, grazie alla presenza delle pattuglie in circolazione sul territorio cittadino, alla capillarità dei tragitti urbani percorsi e al diffuso senso di sicurezza che la vigilanza è in grado di infondere tra i cittadini.
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