Malpensa compie gli anni e fa un regalo alle ragazze che sognano di volare
Durante una serata organizzata per festeggiare i 70 anni di Malpensa si sono raccolti fondi per creare una borsa di studio destinata a ragazze che vogliono intraprendere la carriere aeronautica
Oltre 200 gli ospiti che hanno riempito Volandia per la serata di gala organizzata per un doppio compleanno: i 70 anni dell’aeroporto e i 20 di Malpensa 2000. Il museo, il Comune di Busto Arsizio, Sea e Rotary Club “La Malpensa” hanno fatto le cose in grande per festeggiare giovedì 18 ottobre quello che tutti definiscono «l’aeroporto di Busto Arsizio» con un evento che punta a raccogliere fondi per il “volo in rosa”.
«È una grande soddisfazione – spiega Marco Reguzzoni, presidente di Volandia- vedere questa sala così piena per un evento che vuole omaggiare Malpensa e gli uomini di ieri e di oggi che ne hanno fatto la storia. Ma questa serata è pensata soprattutto per le ragazze che intendono avvicinarsi alla professione di pilota. I fondi raccolti questa sera saranno infatti destinati a una borsa di studio rivolta proprio a chi decide di intraprendere questa carriera. Ringrazio a tal proposito Margherita Acquaderni, pilota di aliante sportivo, Carlotta Sbrana, primo Ufficiale Boeing 767 Air Italy, Corinne Adami istruttore di volo e di teoria per corsi privati e professionali e Caterina Manzini, pilota acrobatico per la loro presenza. La loro testimonianza è il miglior in bocca al lupo per tutte le future donne pilota che Volandia intende sostenere».
Una serata che è servita per sottolineare il coraggio e l’intraprendenza di imprenditori che avevano capito come questo territorio avesse bisogno di un aeroporto. «Se anche oggi tante cose belle vengono realizzate è perché Busto è la culla di grande imprenditorialità e di uomini di valore» ha raccontato il sindaco Emanuele Antonelli, emozionandosi nel pensare a come «oggi imprese come questa non sono più possibili» ma come «abbiamo sempre imprenditori di grande valore».

Ed è proprio pensando a loro che Attilio Fontana, anche lui presente alla cena, spiega il modello lombardo. «È vero, Milano è la punta di diamante della nostra regione -dice il governatore- ma lo è perché intorno esiste un territorio che da parte sua è tanto grande da consentire al loro capitano di essere ancora più grande».
La serata si è conclusa con l’accensione della turbina del Jet Prevost: la prima di una lunga serie, dato che ogni domenica pomeriggio si ripeterà l’appuntamento per il pubblico di Volandia che potrà provare l’ebrezza di sentire dal vivo il rombo di un jet in accensione.
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