Comunicazione nativa tra giornalismo digitale, social media e influencer
Le potenzialità, gli effetti e le difficoltà di un nuovo modo di fare pubblicità sul web, comparato ai metodi più tradizionali

Incontro con il giornalista Alberto Puliafito sabato 10 novembre che, in occasione di Glocal, ha parlato di comunicazione nativa.
Si tratta di un tipo di pubblicità che consente di produrre contenuti simili a quelli che caratterizzano il sito stesso, inserendo le inserzioni all’interno dei suoi testi senza disturbare l’utente.
Puliafito vede questo strumento come particolarmente importante per il giornalismo contemporaneo, che monetizza principalmente dagli spazi pubblicitari.
Così, parlando di sovraccarico e sovrapproduzione di contenuti e di come i social network e gli smartphone trasformino tutti in produttori di contenuti, il giornalista spiega in che modo il giornalismo può farsi spazio in questa modernità.
In un mondo in cui gli influencer diventano «concorrenti nell’economia dell’attenzione e cominciano a guadagnarsi gli sponsor, ci si rende conto che il tempo della gente è finito e si è costretti a fare una grande selezione».
È in questo loop di stimoli e gratificazione che il giornalismo deve assumersi le proprie responsabilità e riavvicinarsi ai propri lettori.
Coniugare giornalismo e pubblicità diventa non solo possibile ma anche utile per connettersi con le persone e il territorio producendo contenuti di qualità, pur non sacrificando il principio di trasparenza legato alla visibilità del brand.
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