“Per evitare morti e feriti sulle strade serve prevenzione”

In occasione della “Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada”, fissata per domenica 18 novembre, l’ACI e l’Automobile Club Varese hanno organizzato diverse iniziative per la prevenzione dell’incidentalità e per la sensibilizzazione sui temi della mobilità in sicurezza.

Ancora oggi è troppo alto il tributo umano ed i costi sociali (19,3 miliardi di euro pari all’1,1% del PIL), che comporta il grave fenomeno degli incidenti stradali. Siamo di fronte a numeri davvero drammatici, pertanto, bisogna intensificare tutte quelle azioni volte a diminuirlo sempre più con l’obiettivo di arrivare ad azzerarlo.

L’Automobile Club d’Italia e l’AC Varese collaborano da molti anni con le scuole di ogni ordine e grado, le Istituzioni e le Associazioni operanti nel settore sia con la realizzazione di riunioni sul tema dell’educazione stradale, sia creando occasioni d’incontro con bambini, ragazzi, giovani, adulti ed over 65 al fine di orientare i comportamenti dell’utente della strada con lo scopo di garantire a sé ed agli altri una mobilità consapevole, socialmente sicura e sostenibile.

Nella provincia di Varese, gli ultimi dati ACI/ISTAT relativi al 2017 registrano 2.545 incidenti stradali, con 3.560 feriti e 38 morti, di cui 6 pedoni.

A questo proposito, l’Automobile Club Varese sta realizzando, con la collaborazione di alcune Amministrazioni Comunali della provincia (Varese, Gallarate e Saronno), un progetto che prevede la realizzazione di attraversamenti pedonali con apparecchiature che illuminano con intensità variabile l’area dell’attraversamento nel momento in cui il pedone preme un pulsante di chiamata, in modo da segnalare agli automobilisti l’utilizzo del passaggio pedonale, con particolare evidenza nelle ore notturne.

Il progetto prevede inoltre l’installazione di pannelli informativi, da posizionare sulle transenne salvapedone, riassuntivi dei comportamenti virtuosi che pedoni ed automobilisti devono assumere.

“Sulle strade il tributo che ancora oggi siamo costretti a pagare è troppo alto, sia in termini di morti che di feriti, senza distinzione di età o di sesso, a piedi o su due/quattro ruote, in città come sulle strade extraurbane – afferma Giuseppe Redaelli, presidente dell’Automobile Club Varese –.  Se da una parte i nuovi dispositivi come gli ADAS (sistemi di assistenza avanzata alla guida) aiutano nella guida, dall’altra è sempre il comportamento umano a fare la differenza. Per questo è indispensabile educare TUTTI gli utenti della strada, fin dalla tenera età, ad usare sempre e ovunque la massima attenzione sulla strada evitando ogni possibile distrazione, rispettando scrupolosamente le norme del codice della strada, evitando di mettersi alla guida se in qualche modo alterati o troppo stanchi; la strada è di tutti ma richiede il rispetto da parte di tutti; le precedenze sono un diritto/dovere ma non si deve mai trascurare la possibilità che qualcuno sciaguratamente per distrazione o prepotenza od arroganza venga meno a questo dovere. Anche la velocità non deve essere limitata solo dai divieti (che spesso appaiono anche esagerati) ma dal buon senso, dalla prudenza, e soprattutto dalla coscienza di potenziali situazioni di pericolo. Se ciascuno di noi saprà praticare coscienziosamente questi principi sicuramente si metterà nella condizione di meglio prevedere anche gli altrui comportamenti e contribuirà a rendere più sicura la strada”.