Le ferrovie, “sesta arma” nella Grande Guerra
Ferrovie e tranvie furono fondamentali per "alimentare" il fronte, in Italia e non solo: lo racconta la mostra del Dopolavoro Ferroviario e del Gruppo Modellistico Valle Olona. Con una sezione sulle ferrovie conquistate agli austriaci in Trentino e Friuli Venezia Giulia
“La Sesta Arma – l’impegno delle ferrovie e tranvie italiane durante la Prima Guerra Mondiale” è una mostra storica e modellistica con cui il Gruppo Fermodellistico Valle Olona – Dopolavoro Ferroviario di Gallarate propone al visitatore le numerose sfaccettature del rapporto che vi fu tra la guerra ed il trasporto su ferro.
Non una celebrazione della guerra, né una presentazione delle varie battaglie, ma un modo sicuramente diverso per ricordare il centenario del termine del conflitto, analizzando quanto fosse stato importante in quegli anni essersi dotati di linee ferroviarie primarie efficienti ed avere una rete di tranvie locali altrettanto importante e capillare là dove le ferrovie erano assenti. Solo il trasporto su ferro, in un’epoca in cui i mezzi su gomma erano agli inizi, era stato in grado di garantire un veloce ed economico trasferimento di uomini, mezzi e vettovagliamenti. Un ruolo, quello di ferrovie e tranvie, talmente fondamentale durante il conflitto da poter essere definite, a guerra finita, “la Sesta Arma”.
Il visitatore vedrà illustrati i trasporti tattici, di supporto, i treni armati, i cannoni ferroviari, i treni ospedale. Vengono ricordati gli aiuti di guerra con le forniture di materiale rotabile dagli Stati Uniti e l’impiego di militari francesi ed inglesi sul nostro territorio. Ed ancora le ferrovie campali, le decauville, illustrando le realtà italiane e quelle austriache (nella foto: feldbahn austriaca nel centro di Cortina d’Ampezzo, linea ricostruita come ferrovia civile dopo la fine del conflitto).
Una sezione importante della mostra è dedicata alle realtà ferroviarie al termine del conflitto, quando, per una nuova definizione dei confini tra gli stati, l’Italia acquisisce un buon numero di chilometri di linee già in territorio austriaco, con quello che vi era rimasto sopra: molte locomotive, vetture e carri. Non solo linee a scartamento ordinario, ma anche linee – alcune ex militari austriache – a scartamento ridotto.
Nella parte modellistica della mostra il visitatore potrà ritrovare una selezione del vario materiale ex bellum giunto da Austria, Germania, Ungheria, anche in conto riparazione danni di guerra, nonché modelli relativi alle ferrovie locali acquisite dopo il conflitto.
Quale approfondimento dei temi proposti nella mostra è disponibile un libro con lo stesso titolo.
La mostra è allestita al Dopolavoro Ferroviario, nell’edificio di via Beccaria 3, nel complesso della stazione di Gallarate.
È allestita dal 24 novembre al 2 dicembre. Orari: sabato e domenica 10-12 e 14.30-17.30. In settimana: solo pomeriggio 17.00 – 18.30.
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