Basta rifiuti lungo le strade: la Provincia pensa al numero verde
L'idea di istituire un servizio per raccogliere le segnalazioni dei cittadini è stata lanciata dal consigliere Magrini
« Troppi rifiuti sulla pista ciclabile: è necessario un coordinamento tra i comuni rivieraschi sotto una regia superiore». È il pensiero del sindaco di Gavirate Silvana Alberio che condivide la necessità un intervento risolutivo per un problema che, ciclicamente, torna alla ribalta: l’inciviltà non si riesce a circoscrivere con le forze singole, ben venga la regia della Provincia.
Villa Recalcati, infatti, ha lanciato la proposta di istituire un numero verde contro l’abbandono dei rifiuti, un fenomeno imperante lungo le strade provinciali.
«Il problema dell’abbandono abusivo di rifiuti di ogni genere lungo le strade provinciali, e non solo, del nostro territorio, è un odioso e malcostume che dura da anni e che finora non ha trovato efficaci azioni di contrasto – spiega il consigliere provinciale delegato alla viabilità Marco Magrini – ringraziamo i cittadini che, dimostrando grande senso civico e attaccamento alle loro comunità, si impegnano per combattere l’inciviltà, ma crediamo sia giunta l’ora di affiancare nuovi strumenti che aiutino le amministrazioni locali a fronteggiare questo fenomeno, che purtroppo non tocca solo la “lacuale” ma in generale è tristemente diffuso su tutte le principali arterie di traffico della nostra provincia».
L’idea dell’amministrazione provinciale è pronta: «L’istituzione di un numero verde, a cui i cittadini potranno rapidamente ed agevolmente rivolgersi per segnalare le situazioni di degrado e di abbandono dei rifiuti lungo le strade – spiega Magrini – la Provincia a quel punto si troverebbe a svolgere un ruolo di cabina di regia per smistare le segnalazioni e farle pervenire nelle opportune sedi. Ricordiamo infatti che la competenza sul decoro delle strade provinciali è a carico dell’ente provincia per la generalità delle tratte, ma dei singoli Comuni per quel che riguarda le tratte urbane dei centri abitati. Pensiamo che questa soluzione possa costituire una risposta efficace per rendere più organici e sistematici gli interventi di pulizia, ripristino del decoro e contrasto all’abbandono dei rifiuti».
Provincia di Varese gestisce 630 km di rete stradale e circa 68 km di ciclopedonali. L’importo degli appalti di manutenzione ordinaria attualmente in essere è di 3,3 milioni di euro. Nel corso delle operazioni di manutenzione sono spesso compresi anche gli interventi di pulizia dai rifiuti abbandonati.
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E’ solo con pene esemplari che si fanno rispettare le regole,telecamere mobili nei punti strategici,una volta individuato sono 10mila euro di sanzione oppure 6 mesi di carcere,senza domiciliari,servizi sociali o sconti vari. Tempo un anno e nessuno scaricherà più rifiuti abisivamente,finchè la faranno franca evadendo pene e sanzioni non cambierà nulla.Entrare nel portafoglio e nella libertà personale è l’unico,vero ed efficace deterrente contro l’ignoranza.
Il paragone con l’estero è impietoso….noi sembriamo il Burundi. Forse basterebbe pulire con più frequenza e non 1-2 volte l’anno.
Una volta istituito un modo per segnalare velocemente il degrado siamo sicuri che ci sarà qualcuno pronto ad uscire e pulire lo schifo lasciato dai soliti incivili ? (Che in questo paese son sempre più numerosi)