Domenico Piccolomo, l’appello si farà

Si procederà al secondo grado di giudizio dopo la pesante condanna subita in primo grado

Milano generica

Lo aveva annunciato il difensore: «Ricorreremo in appello». E così sarà. È stata accolta difatti oggi da Milano la richiesta di celebrare il processo di secondo grado contro Domenico Piccolomo, condannato nel settembre scorso dal Gip di Varese, in rito abbreviato, a 16 anni di reclusione per violenza sessuale su minori.

Il giudice in quell’occasione decise di aumentare sensibilmente la pena richiesta dal pubblico ministero, 12 anni, comminando anche misure di sicurezza e una provvisionale di 15 mila euro per ciascuna delle vittime.

«Pena troppo alta» secondo l’avocato difensore Giovanni Caliendo, che ricorse in appello. Di oggi la conferma: il processo di secondo grado si farà a Milano.

L’uomo, finito in manette un anno fa era sotto processo anche per “minaccia aggravata”, reato prescritto perché avvenuto nel 2007: era in pratica accusato di aver minacciato una delle vittime con un’arma da fuoco per convincerla a ritirare una denuncia.

Gli episodi contestati a Domenico Piccolomo – fratello di quel Piccolomo, Giuseppe, noto alle cronache per essere il killer delle mani mozzate e che tra l’altro è a processo con l’accusa di omicidio volontario nei confronti della ex moglie, nel 2003 e che proprio tra una settimana andrà a sentenza – riguardano ragazzine che avevano la stessa età, 16 anni, al momento degli abusi: si tratta in due casi di violenza su minora aggravata, e per il terzo di “atti di libidine”.
Il primo di questi casi risale a circa 10 anni fa.

Oggi ai difensori delle tre ragazze, gli avvocati Alessandra Sisti e Fulvio Artoni è stato notificato l’accoglimento dell’istanza di appello.

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Pubblicato il 10 Gennaio 2019
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