Tempi lunghi per l’ospedale unico. “Ma intanto da chiarire cosa si farà degli ospedali esistenti”
L'area tra le due città è ancora prato e bosco, il progetto è al palo: il rinnovo dell'accordo di programma arriverà tra un anno. Astuti: "I due ospedali in condizioni veramente difficili. E non c'è chiarezza sul destino delle aree"

Tempi lunghi per l’ospedale unico di Busto Arsizio e Gallarate. È quanto è emerso ieri in commissione sanità del Consiglio regionale dove l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha risposto all’interrogazione del consigliere Pd Samuele Astuti. Nel frattempo la giunta regionale aveva anche approvato una delibera definendo tempi e una prima stima delle risorse necessarie.
«Dall’assessore e dalla delibera sappiamo che l’unico punto fermo è che entro la fine di gennaio del 2020, quindi tra un anno, ci dovrà essere l’accordo di programma tra gli enti interessati» dice Astuti. «Le risorse stimate sono di 350 milioni, ma non tengono conto dei costi dell’area, di eventuali bonifiche e della realizzazione di infrastrutture di trasporto, quindi sono ampiamente sottostimati».
Le preoccupazioni sono legate soprattutto al servizio assistenziale attuale: « I due ospedali sono in condizioni veramente difficili e tali rimarranno ancora per molti anni e questo è un problema per i pazienti e per il personale».
Il tema del futuro dei due presidi, inoltre, è ancora in alto mare: «Non abbiamo inoltre alcuna indicazione sulla volontà di trasformare i vecchi ospedali in presidi di territorio per le cure meno complesse, come sono i Presidi ospedalieri territoriali e i presidi sociosanitari territoriali, tipi di strutture previste nella riforma della sanità lombarda del 2015 ma ancora sostanzialmente fermi alle intenzioni. Credo sia importante, a questo proposito, chiarire che destinazione vogliano dare ai terreni degli attuali ospedali, visto che sarà necessario reperire risorse anche per acquistare la nuova area. Mi chiedo, peraltro, come mai non si sia preso in considerazione di realizzare l’ospedale unico sull’area di quello di Busto, come proposto dal PD. Soluzione che avrebbe permesso di accorciare i tempi, evitare ulteriore consumo di suolo e, probabilmente, risparmiare».
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