Comunicazione delle vincite al gioco: con il fisco non si gioca

Comunicazione delle vincite al gioco e tasse dovute sulle somme vinte: cosa prevede la legge a riguardo?

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Comunicazione delle vincite al gioco e tasse dovute sulle somme vinte: cosa prevede la legge a riguardo? Qual è l’ammontare effettivo delle tasse? E quando sono realmente dovute?
A seguire vi forniremo tutti i dettagli su vincite al gioco e trattamento fiscale delle stesse: dalle scommesse ai Gratta e Vinci, fino a Lotto e Superenalotto. In più tutte le informazioni per la scelta di centri e sale giochi in regola con la legge e con il fisco!

Vincite al gioco: bisogna sempre pagare le tasse?

Sì, è sempre prevista una tassazione sulle vincite. La buona notizia è che l’ammontare dipende dalla tipologia di gioco a cui si fa riferimento. Per alcuni sono previste solo al di sopra di determinati importi, per altri sono da corrispondere a prescindere dall’entità della vincita.
Ma c’è di più: le tasse sulle vincite al gioco vengono trattenute direttamente al momento dell’erogazione della stessa, senza che sia necessario compilare moduli ulteriori o modelli con causale specifica.
In particolare, dal 1 ottobre 2017, con il Decreto Legge n.50 sono state introdotte importanti modifiche alle aliquote con conseguenti aumenti.

È possibile distinguere, in base alle aliquote di tassazione, tre categorie:

  • lotterie con tassazione all’8%;
  • giochi a vincita istantanea con tassazione al 12%;
  • scommesse sportive e non con tassazione al 20%.

Vediamo ora nel dettaglio le singole categorie:

  • Lotto: sì alle tasse da 500 € in su.
    Il gioco del Lotto prevede, in caso di vincita, la corresponsione di una tassa che è pari all’8% dell’importo vinto. La somma è dovuta sia in caso di giocata presso una ricevitoria fisica che su piattaforma online, ma attenzione: riguarda solo vincite maggiori di 500 €; al di sotto di tale importo nessuna somma deve essere versata al fisco e la vincita viene corrisposta per intero.
  • Vincite al Superenalotto: tasse sì ma cambia l’aliquota.
    Il Superenalotto è assimilato ai giochi a vincita istantanea e, come tale, è sottoposto ad una tassazione pari al 12% dell’importo vinto.
  • Tasse previste anche per Gratta e Vinci.
    Per Gratta e Vinci ed altri giochi a vincita istantanea, dal 1 ottobre 2017, le tasse ammontano al 12% dell’intera somma. Prima del DL 50/2017, l’aliquota era fissata al 6%; anche in questo caso, l’importo è dovuto a prescindere dalla modalità della giocata – in ricevitoria o portale online – e riguarda esclusivamente premi superiori a 500 €.

In caso di vincite superiori a 500 € è bene tenere a mente che la tassazione colpisce solo l’eccedenza di 500 € e non l’intero importo. Se ad esempio si vince un premio di 1000 € al Superenalotto, si riceverà effettivamente un premio di 940 €.

Per calcolare le trattenute fiscali di gioco bisogna innanzitutto sottrarre dalla vincita i primi 500 € che per legge sono esentasse; poi si calcola il 12% della cifra rimanente, ovvero di 500 €, che in questo caso ammonta a 60 €. La cifra che si riceverà sarà pari a 1000 € a cui si sottrarranno i 60 delle tasse, ovvero 940 €.

Scommesse: cosa prevede il fisco?

Per le scommesse, infine, la tassazione sulle vincite ammonta al 20% e riguarda tutti i premi di qualsiasi importo, grande o piccolo che sia.
Per siti di scommesse sportive e casinò vale la medesima regola: sono entrambi tassati in origine come sostituti d’imposta e, per questa ragione, le tasse vengono trattenute al momento della corresponsione del premio.
In caso di vincita si riceve quindi una somma già decurtata di quanto dovuto al fisco.

Videolottery e slot machine: cosa prevede il fisco?

Per quanto riguarda videolotterie e slot machine bisogna tener conto di una ulteriore e più recente previsione di legge: il Decreto Legge 87/2018, noto a tutti come Decreto Dignità.
La legge ha stabilito un aumento del Prelievo Erariale Unico (PREU) su videolotterie e slot machine applicato gradualmente a partire da settembre 2018.
Dallo scorso settembre e fino al 30 aprile 2019, in caso di giocate su videolottery (o VLT), l’aliquota è fissata al 6,25% delle somme giocate; per le slot machine ammonta invece al 19,25%.
Un secondo aumento dovrebbe scattare il 1 maggio 2019, data in cui le aliquote salirebbero rispettivamente a 6,5% e 19,5%.

Infine ulteriori ritocchi dovrebbero entrare a regime ogni 1 gennaio, fino alla stabilizzazione nel 2023.

Comunicazione delle vincite al gioco: trattenute per non evadere

Appare evidente che attraverso tali modalità è impossibile evadere o non versare quanto dovuto a titolo di imposta.
La ratio della sostituzione d’imposta risiede tanto nella volontà di evitare l’evasione quanto nella semplicità della trattenuta.

Comunicazione delle vincite al gioco: non serve se il casinò è AAMS

Per giocare o scommettere in tutta sicurezza si consiglia di utilizzare sempre piattaforme e/o casinò autorizzati dall’AAMS (Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato), coperte dalla legislazione vigente.
Nel caso si scelga di giocare o scommettere attraverso canali non ufficiali – e vietati in Italia! – si incorre nel rischio di una sanzione il cui importo oscilla tra il 1000% e il 2000% della somma depositata per la giocata.

Ma non è tutto: si corre un rischio ancora maggiore in termini di violazione dei propri dati personali e sensibili, che potrebbero essere utilizzati o venduti da siti non autorizzati al servizio.

Le piattaforme, i siti e i bookmakers riconosciuti dall’AAMS sono reperibili sul sito dell’Agenzia Dogane e Monopoli (www.adm.gov.it), così come ricevitorie e sale di tutta Italia.
I canali autorizzati e conformi alle previsione di legge, allo scopo di rendersi immediatamente riconoscibili, esibiscono uno o entrambi i loghi dell’Agenzia Dogane e Monopoli in vigore dal 1° giugno 2018.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Marzo 2019
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