Dalla ‘ndrangheta alle baby gang, epilogo triste di un territorio abbandonato
Nei paesi attorno al grande aeroporto si respira da anni un'aria pesante che si sta trasmettendo alle nuove generazioni. Poche forze dell'ordine e il vuoto della politica

Lonate Pozzolo, Ferno, Cardano al Campo. Sono le provenienze dei tre componenti di una baby gang finita nella rete dei Carabinieri di Busto Arsizio perchè accusati di aver rapinato e picchiato una donna nei pressi della stazione di Lonate Pozzolo lo scorso 22 febbraio.
I tre,tutti italiani e di età compresa tra i 17 e i 19 anni, sono già noti a Lonate Pozzolo per piccolo spaccio di droga, furtarelli, prevaricazioni, atti di bullismo nei confronti di coetanei o ragazzi più giovani e la frequentazione di un bar dove probabilmente hanno appreso insegnamenti sbagliati e dal quale spesso vengono visti uscire in gruppo.
Hanno pensato di fare il salto di qualità ma non è andata come avevano immaginato. Gli investigatori, in poco tempo, li hanno identificati e arrestati. Ora rischiano pene pesanti, soprattutto i due maggiorenni.
Il fatto, però, impone una riflessione utile ad approfondire il quadro sociale in cui vivono i soggetti in questione. I paesi attorno all’aeroporto di Malpensa vivono da molti anni nella paura a causa di una criminalità diffusa e di un senso di illegalità che si riscontra un po’ dappertutto.
Della locale di ‘ndrangheta che da decenni si è stabilità a Lonate Pozzolo se n’è parlato molto e le indagini e i processi hanno permesso di vivere qualche anno in serenità ma l’illegalità si è respirata nelle istituzioni, con l’ex-sindaco Rivolta arrestato e condannato per corruzione, i frequenti casi di abusivismo che si riscontrano nel grande mare magnum dei parcheggi a servizio dell’aeroporto, lo spaccio nei boschi, nei bar e nei parchi.
Ora tocca alle baby gang come quella che ha terrorizzato una lavoratrice che tornava a casa dopo una giornata di lavoro, con tutto il suo bagaglio di tribolazioni che chiunque può immaginare.
Il quadro desolante è avvertito dalle stesse forze dell’ordine che operano sul territorio. Servirebbero molti più uomini per tenere sotto controllo l’impressionante microcosmo delinquenziale che attorno all’aeroporto ha trovato terreno fertile per svilupparsi e imporre un tasso di criminalità che è ben al di sopra della media provinciale. Lodevoli ma limitati i tentativi di educazione alla legalità avviati nei primi anni ’10 con associazioni come Libera e Ammazzateci Tutti, progetti avviati sull’onda emotiva delle operazioni del 2009 e 2010 contro la criminalità organizzata che a Lonate, Ferno e Cardano al Campo ha lasciato un profondo solco nella società civile.
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Avete fatto credere agli Italiani che l’unico problema di questo paese sono 4 negretti pure sfruttati. Il primo problema originario è che questo paese è stato unificato. Troppe diversità, sia economiche che soprattuto di atteggiamento mentale. E’ evidente che il Nord oramai è diventato terra di conquista della criminalità organizzata meridionale. Solo i gonzi della Lega in regione continuano incessantemente a professare che la mafia al Nord è un fenomeno isolato. Convinti voi…