Terminata la bonifica dell’area ex De Nora
L’obiettivo della bonifica era quello di rendere fruibile un’area di 48mila metri quadri d destinare a verde pubblico e privato/residenziale

Nei giorni scorsi il Comune di Saronno ha ricevuto dalla Provincia di Varese la certificazione di avvenuta bonifica dell’area ex De Nora, eseguita dall’ufficio ambiente con le risorse economiche fornite dall’escussione della fidejussione regionale.
L’area, di circa 48.000 mq, è collocata nei pressi della stazione ferroviaria di Saronno, con accesso dalla via Ferrari e ricompresa fra le due vie, Varese ed Escrivà de Balaguer. Si tratta di un’area utilizzata fin dal 1936 dalla Cemsa spa per attività meccaniche che hanno lasciato tracce di inquinamento nei terreni.
Nel 2009, fallito l’operatore immobiliare Isi srl, si era interrotto l’iter di bonifica avviato nel 2004. Nel 2016 l’amministrazione comunale, proprietaria di una parte dell’area, con l’impegno dell’ufficio ambiente, ha completato l’iter per la riscossione della garanzia finanziaria regionale.
La bonifica d’ufficio svoltasi nel 2018 con un costo che ammonta a circa 235.000 euro, è consistita nell’asporto e nell’avvio allo smaltimento di circa 2000 mq di terreni con presenza di metalli derivanti dalla pregressa attività di fonderia.
L’obiettivo della bonifica era quello di rendere fruibile l’area per l’utilizzo a verde pubblico e privato/residenziale.
«La conclusione di questa bonifica, – ha spiegato il sindaco Alessandro Fagioli – riconsegna a Saronno un’area importante a ridosso del centro cittadino. Si interverrà con un progetto di riqualificazione urbanistica che interesserà anche la parte residenziale e verde della zona. Nello specifico, si svilupperà uno spazio sul fronte via Varese che permetterà un eventuale raddoppio della stessa via qualora la portata di veicoli lo renderà necessario, un parcheggio in superficie da circa 300 posti che stiamo realizzando sul retro stazione che col futuro sviluppo della ex Isotta Fraschini genererà le risorse per un multipiano interrato liberando la superficie per il grande parco urbano sul retro stazione».
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