Fontana e la sfida dell’acqua: «Pensiamo a invasi per raccoglierla»

Istituito il tavolo permanente sulla siccità: «Siamo in contatto con Trentino e Svizzera». Annunciate modifiche alle norme su agricoltura di montagna e collina

Avarie

Applaudito. E ascoltato. Era atteso l’intervento del Governatore lombardo Attilio Fontana di fronte alla platea degli agricoltori riuniti alle Ville Ponti per la 72° assemblea generale ordinaria di Confagricoltura Varese. I rapporti di governo e le Olimpiadi, certo: temi su cui la stampa presente ha insistito.

Ma alla fine gli agricoltori da Fontana si attendevano un appoggio sulle questioni messe sul tavolo dagli operatori stessi, vale a dire la tutela dei boschi, anche in chiave anti incendio e il problema degli animali selvatici. Fontana ha garantito la capacità di ascolto di Regione Lombardia, buttando sul tavolo “il“ tema del futuro per eccellenza: l’approvvigionamento idrico, l’acqua.

«Molti degli aspetti evidenziati sono al centro delle nostre politiche. E in merito alla richiesta di ascolto, questo è uno dei punti di riferimento della nostra attività anche perché senza agricoltura non si può vivere. E poi è inutile non ascoltare le persone che dovrann vivere sulle scelte che vengono fatte».
Una questione quasi “procedurale“ quella proposta dal governatore lombardo che ha poi toccato nel dettaglio diversi altri spunti.

FAUNA SELVATICA – «Su questo tema abbiamo fatto nell’ambito dei nostri limiti e delle possibilità a nostra disposizione per ampliare la possibilità di contrastare la fauna selvatica».
Su questo punto «c’è bisogno di interventi nazionali o di più autonomia per intervenire in maniera più incisiva sull’argomento», ha spiegato il presidente della Regione.

ACQUA – «È un problema che stiamo vivendo in maniera assolutamente imprevista e drammatica. Per questo abbiamo istituito un tavolo permanente sulla siccità insediato la scorsa settimana sulla siccità. Siamo in contatto sia da un punto di vista relazionale col Trentino e con la Svizzera per l’acqua che viene trattenuta nei bacini ad alta quota, sia per iniziare una una serie di ragionamenti sulla possibilità e l’opportunità di creare degli invasi dove recuperare l’acqua che si perde».
Una corsa ai ripari per un problema che se non affrontato per tempo rischierà di mettere a dura prova la tenuta di un sistema economico che vede la Lombardia come una delle principali regioni agricola.
«Oggi a causa delle mutazioni climatiche abbiamo grandi quantità d’acqua in brevi periodi, occorre incanalarla e rilasciarla nei momenti della necessità».

BOSCHI – «Sul punto», ha ricordato il Governatore «Già l’assessore Fabio Rolfi ha presentato in giunta una proposta per valorizzare la silvicoltura. Ci sono molte ragioni per lavorare sui boschi: la difesa del territorio evitando gli incendi, ma anche per valorizzare una risorsa economica».
«Siamo in un territorio che ha un’alta percentuale di foreste. Ma più dell’80% del legname viene importato: è quindi questo un comparto che va rilanciato. Ho dato infine mandato all’assessore Rolfi per rivedere la legge sull’agricoltura di montagna e di collina e per il suo rilancio non solo per questioni economiche, ma anche ambientali», ha concluso Fontana.

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Pubblicato il 07 Aprile 2019
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