In ospedale, una spazio ricreativo, come il salotto di casa

Il locale, arredato grazie al contributo dell'associazione Caos, si trova al primo piano del Padiglione Centrale

sala accoglienza arredata dall'associazione Caos

Al primo piano del Padiglione Centrale dell’Ospedale di Luino, accanto al reparto di Medicina generale, c’è un locale che ricorda il soggiorno di una casa. L’Associazione CAOS ha donato gli arredi di quello che vuole essere uno spazio ricreativo a disposizione di tutti i pazienti ricoverati a Luino e dei loro famigliari. 

Il pavimento in finto legno, le librerie, i tavolini, ma anche le piante e i quadri alle pareti, i punti luce studiati con attenzione: tutto invita ad entrare e a dimenticarsi almeno per un attimo di essere in Ospedale, a prendersi un momento di svago.

«Siamo onorati di contribuire all’umanizzazione dell’Ospedale – sottolinea Adele Patrini, presidente di Caos – che ci rende sempre più parte integrante di un sistema finalizzato a produrre una cura che rappresenti la perfetta integrazione tra ricerca, scienza, scambio di saperi, considerazione della persona, formazione e solidarietà. Lo scopo è sostenere una clinica dove la relazione e l’energia creativa siano parte integrante dell’osservazione, promuovendo percorsi capaci di sollecitare le risorse dei pazienti. Così cambieremo il rapporto tra individuo, società e malattia».

E siccome la solidarietà è contagiosa, il Comitato pro Ospedale di Luino ha voluto dare il proprio contributo, donando l’abbonamento ad un quotidiano che resterà a disposizione nella saletta, aperta anche a nuove idee che potranno arrivare da parte di altre associazioni di volontariato.

«Questo locale non è semplicemente un luogo di svago, ma di cura – spiega il prof. Francesco Dentali, Direttore della Medicina Generale di Luino, che, insieme con la Direzione Medica del Verbano, ha lanciato l’idea di realizzare questo ambiente – Siamo fermamente convinti che la cura, in tutti i campi, vada ben oltre le terapie, estendendosi a tutti quegli aspetti che fanno sentire il paziente accolto, curato appunto, e che gli permettono di mantenersi in relazione con il suo mondo, con la sua vita, anche durante una degenza. E questo è ancora più vero per i nostri pazienti, che spesso sono anziani e che in Ospedale tendono a perdere il contatto con la realtà quotidiana. Leggere un giornale, scambiare opinioni con un altro degente, stare in compagnia di un famigliare serve a tenere la mente attiva, a non perdere la cognizione del tempo, a socializzare. Grazie a CAOS abbiamo realizzato quello che può sembrare una cosa semplice, ma che è invece un servizio prezioso, a disposizione di tutti i pazienti, dei loro famigliari e di tutti i volontari che, speriamo, vorranno dedicare un po’ di tempo ai nostri degenti».

A ringraziare CAOS per la donazione degli arredi del locale tiene anche Caterina Franzetti, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Luino: «A nome dell’Amministrazione comunale di Luino voglio ringraziare CAOS per l’attenzione avuta per il nostro Ospedale. Adele Patrini non è un nome nuovo per i luinesi, visto che spesso ha collaborato con il mio Assessorato in campagne di prevenzione contro la lotta al tumore. Il Comune di Luino approva questo progetto e mi auguro che presto per il nostro ospedale arrivino volontari, queste figure di fondamentale importanza per la Sanità e la società civile».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Aprile 2019
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