Una pausa pranzo “artistica” per scoprire il cuore dei disturbi alimentari
L'appuntamento è per il 15 maggio 2019, dalle 11 alle 15: l’artista canadese Katie Huckson, per la prima volta in Italia, presenterà la sua performance “Meal prep - disrupted convivialities”

L’appuntamento è per il 15 maggio 2019, dalle 11 alle 15: l’artista canadese Katie Huckson, per la prima volta in Italia, presenterà la sua performance “Meal prep -disrupted convivialities” durante la pausa pranzo di Zona Franca – Take away gourmet.
Una performance – ideata appositamente per Occupy the kitchen! il ciclo di performance culinario-artistico che caratterizza il locale di via Severo Piatti a Varese – Che va al cuore dei disturbi alimentari: la preparazione dei piatti.
«I disturbi alimentari sono la peste nera del terzo millennio. Quasi ogni donna, anche non necessariamente affetta da tali disturbi, almeno una volta nella propria vita, ha controllato le calorie sul pacchetto di biscotti che stava acquistando. L’idea dello sminuzzare il cibo appartiene da sempre alla fenomenologia dell’anoressia: rendere “niente” ciò che si introduce. Più il pezzo è minuscolo, più il cibo non appare alla vista e meglio può essere ingerito, più è ridotto e meno angoscia chi lo mangia. Katie Huckson dimostrerà, attraverso la propria performance, come il numero (delle calorie in questo caso) aderisca alla forma, così come anche la sostanza aderisca alla forma».
A spiegare la performance dell’artista canadese è Michele Rugo, psichiatra e specialista dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA);ideatore e fondatore di Villa Miralago a Varese, comunità per i disturbi alimentari; direttore sanitario di Residenza Gruber a Bologna, struttura per la riabilitazione dei pazienti con disturbi alimentari; curatore, insieme a Massimo Recalcati del testo “Alimentare il desiderio”, libro sul trattamento del caso grave nei DA”.
Katie Huckson,artista interdisciplinare ed educatrice artistica, lavora prevalentemente sui temi della memoria, dell’identità, della perdita e del controllo, ed è particolarmente interessata ai disturbi del comportamento alimentare (DCA), alla dimensione socio-antropologica del fenomeno e al relativo trattamento clinico.
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