Viva la LIS: gli studenti dell’Einaudi spiegano il valore di questa lingua
Grazie a un evento organizzato dall'associazione Integralis, gli alunni della VO si sono accostati alla lingua dei segni e hanno scoperto un grande ricchezza
Hanno conosciuto e voluto approfondire. Si sono interrogati e, infine, hanno capito una cosa importante che condividono con tutti noi:
Siamo degli studenti di 5^ dell’istituto Einaudi di Varese.
Siamo testimoni di un mondo sconosciuto, specialmente a Varese, vi chiederete quale? Quello della LIS, che significa LINGUA DEI SEGNI ITALIANA, e delle persone sorde, sì, sorde e non sordomute, oppure non udenti e così via.
Un anno fa grazie a un progetto della nostra scuola, abbiamo partecipato ad un evento organizzato da INTEGRALIS, un gruppo di ragazzi sordi e udenti che agiscono per l’integrazione, chiamato EXPOLIS, da lì i nostri pregiudizi sono scomparsi, la nostra ricchezza interiore è cresciuta.
In questo evento abbiamo capito come comportarci con le persone sorde, come utilizzano la tecnologia e abbiamo imparato qualche segno della loro Lingua, purtroppo è stato così divertente che le due ore sono volate velocemente.
Noi non completamente soddisfatti abbiamo richiesto una lezione extra per poter dare risposta alle nostre domande e approfondire meglio gli argomenti, dopo due settimane è arrivato nella nostra scuola Dori Mauro, docente madrelingua LIS.
Lui ci ha spiegato tutto nei minimi dettagli, per noi è stata un’esperienza veramente emozionante, da lì abbiamo capito che l’importante è accettarsi, cercare di migliorare e non abbattersi mai, la sordità ci faceva paura, al solo pensiero ci veniva il terrore, ma grazie alla loro gioia di vivere, questo terrore è svanito.
Vogliamo condividere queste nostre riflessioni perché vediamo troppe informazioni errate, la LIS è una vera e propria Lingua e ha tutti i requisiti per essere definita tale e non un linguaggio, purtroppo in Italia non è riconosciuta e siamo gli unici in Europa.
Sono sordi e non sordomuti, voi direte “ma loro non parlano”, eccome se parlano, alcuni di loro anche meglio di noi udenti, comunicano in silenzio perchè la loro Lingua la esprimono con le espressioni facciali che valorizza il loro modo di comunicare, mentre la parola “non udenti” è da evitare per il semplice fatto che è una negazione, allora noi siamo non sordi, non di colore, non obesi e così via.
Con questo vogliamo dire, W LA LIS e divulghiamo informazioni corrette per il loro bene.
LA CLASSE 5^O
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