Commissione Cultura: Francesco Spatola è il nuovo presidente
L'incarico è stato affidato al consigliere comunale con il voto favorevole da parte di tutta la maggioranza

La seduta della commissione Cultura e turismo del 5 giugno 2019, che si è tenuta nella sala Montoli di palazzo Estense alle 18.30, ha eletto il nuovo presidente della commissione: si tratta di Francesco Spatola, PD, già vicepresidente della commmissione prima delle dimissioni del presidente uscente, Enzo Laforgia.
Spatola ha ottenuto il voto favorevole da parte di tutta la maggioranza, compreso quello del presidente uscente Laforgia, presente alla votazione: «Sono lieto che a presiedere la Commissione cultura sia stato scelto Francesco Spatola – ha commentato Enzo Laforgia – Spatola è persona competente e generosa e saprà certo interpretare al meglio il ruolo di Presidente e di fare funzionare meglio di quanto abbia potuto fare io la commissione. Dovrebbe essere questo un luogo di confronto e di discussione e non di semplice rendicontazione di quanto già realizzato. Nelle discussioni che hanno accompagnato le mie dimissioni (e che probabilmente non meritavano tanta attenzione), rilevo un unico elemento positivo: si è aperta una riflessione sulla funzione che le Commissioni consiliari devono svolgere e che in qualche caso, invece, sono considerate una noiosa e inutile appendice burocratica. Vale la pena ribadire ancora una volta che le Commissioni sono espressione del Consiglio comunale e, per una sorta di proprietà transitiva, sono espressione dei cittadini. E per questo, meritano attenzione e rispetto. Ma questo, almeno noi tutti commissari, eletti, lo sappiamo bene».
Francesco Spatola diventando presidente, lascia vacante la figura del vicepresidente, carica da lui ricoperta fino ad oggi; una carica che dovrebbe essere votata ed eletta nella prossima seduta della commissione.
Sono stati due i voti non favorevoli a Spatola, il voto contrario del rappresentante della Lega, Marco Pinti, e l’astensione di Simone Longhini, rappresentante di Forza Italia.
«Dopo essersi dimenticata per oltre due mesi della Commissione Cultura, convocata oggi solo grazie all’ impulso delle opposizioni, la maggioranza ha puntato sul consigliere del Pd Francesco Spatola – Ha commentato Marco Pinti – Una scelta “cerotto” che non copre ne cura la frattura tra l’autoreferenzialità dell’assessore Cecchi e il Consiglio che da mesi cerca di indicare priorità diverse dall’evento sporadico, per ricucire il rapporto con il tessuto culturale varesino. Purtroppo quella che poteva essere un’ occasione di rilancio dell’attività della commissione si è invece risolta con un mero riposizionamento di caselline politiche a beneficio del Pd che ormai egemonizza di fatto ogni spazio dell’amministrazione. Una soluzione comunque estemporanea in una seduta dove al solito l’ Assessore Cecchi si è distinto per la sua assenza».
«Congratulazioni e auguri di buon lavoro al neopresidente – ha detto invece Simone Longhini – Ma non posso non sottolineare il fatto che, dopo che l’anno scorso l’Assessore alla cultura (entrato in giunta come tecnico) si è iscritto al PD e ora anche la commissione (prima presieduta da un civico) è andata a un esponente di quel partito, tutto il settore culturale del Comune è guidato dal Partito Democratico, che monopolizza sempre più un’Amministrazione indirizzata verso un monocolore PD, sminuendo così il ruolo dei “civici” che sono stati determinanti nell’elezione a sindaco di Galimberti e mettendoli all’angolo».
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