Una “nuova” cucina per la scuola materna

Passa in consiglio comunale la mozione dell'opposizione che ha chiesto la realizzazione di un passaggio pedonale tra via Colli e via Genova. Approvata anche la convenzione con la Fondazione Scuola per l'Infanzia. Il Comune finanzia la ristrutturazione di mensa e dispensa

Nuovo consiglio comunale di Azzate (2018)

La scuola materna comunale avrà una mensa e una dispensa più grandi ed attrezzate e forse, un giorno, la cucina potrà preparare i pasti anche per gli alunni della primaria.

È questo l’aspetto più interessante di un lungo consiglio comunale che ha visto la discussione di molti punti all’ordine del giorno tra cui una mozione presentata dal gruppo d’opposizione “Insieme per Azzate” che chiedeva la realizzazione di un passaggio pedonale tra via Colli e via Genova. La mozione è passata e il passaggio pedonale si farà a patto che i proprietari si rendano disponibili a cedere qualche metro del terreno su cui dovrà essere realizzato. I tempi quindi, potrebbero essere più lunghi dei sei mesi richiesti nella mozione.

Questo, in estrema sintesi, il risultato di un consiglio comunale che ha visto il botta e risposta tra maggioranza e opposizione su temi delicati, soprattutto relativi al bilancio: il consigliere d’opposizione Raffaele Simone ha incalzato l’assessore Giorgia Broggi con domande relative a varie voci del documento contabile: «Domande alle quali ha dovuto rispondere il sindaco – racconta Simone – Sono temi importanti, sui quali bisogna essere preparati. Continuo a chiedere spiegazioni sulla TARI, ad esempio, ma nessuno è in grado di darcele».

A lungo si è dibattuto sulla convenzione con la Fondazione della Scuola dell’Infanzia: l’accordo è stato rinnovato per un periodo di cinque anni, quindi fino al 2024 e prevede un contributo annuale di 105 mila euro l’anno: «Abbiamo finanziato i lavori di ampliamento della cucina e della dispensa – spiega il sindaco Gianmario Bernasconi – Era da tempo che ci si pensava e i soldi erano già stati messi a bilancio. L’idea è quella, un giorno, di poter servire anche la scuola elementare che si trova a pochi metri di distanza dall’asilo. I lavori di ristrutturazione partiranno appena l’asilo chiuderà e termineranno quando i bambini rientreranno a scuola».

L’opposizione ha fatto notare come il bilancio dell’asilo si regga sui contributi del Comune visto che la parrocchia ormai elargisce solo una piccola cifra: «Abbiamo chiesto che nel consiglio di amministrazione cambiassero i rapporti di forza: ora siamo a tre delegati della parrocchia e quattro delegati del Comune di Azzate. Considerato che il bilancio della Fondazione non è in perfetto equilibrio, forse questa è l’occasione per aggiornare lo statuto». Richiesta respinta al mittente: «I rapporti tra la nostra amministrazione, la parrocchia e la Fondazione sono ottimi. Siamo riusciti anche a ripianare i debiti e ad avere un utile – spiega il sindaco – Le decisioni vengono prese all’unanimità, non vedo che motivo ci sia di mettere in discussione il legame con la parrocchia che è  quella che ha voluto e sostenuto l’asilo per un centinaio d’anni».

Novità anche per quanto riguarda gli appartamenti delle suore certosine, ora disabitato: «Penseremo a come ristrutturare quegli ambienti. Sono molte stanzette ora adibite a deposito. È un vero spreco lasciarle così», dice Bernasconi.

Per quanto riguarda il passaggio pedonale, invece, il progetto presentato dall’opposizione era, in realtà, nel programma elettorale di entrambi i gruppi politici: «Raffaele Simone sa benissimo che non è semplice realizzare quella via che collega due zone del paese, oggi separate da una gruppo di case – dice il sindaco-. Lo sa perché negli anni in cui ha amministrato con noi ed era assessore ai Lavori Pubblici, si è trovato di fronte al problema dell’esproprio di un terreno. Oggi la questione si ripropone e forse, prima di ripresentare questo progetto e mettere volantini nelle cassette delle lettere, sarebbe stato il caso di ascoltare la gente e capirne gli umori».

La mozione però è passata all’unanimità con una sola richiesta della maggioranza: quella di togliere il vincolo temporale che imponeva la realizzazione del nuovo percorso pedonale in soli sei mesi. «Ci pareva una prova di buona volontà – spiega Raffaele Simone – L’importante era portare a casa il risultato. Congiungere le due strade, attraverso un nuovo percorso che passa accanto al parcheggio che si trova sul lato opposto del supermercato Tigros, in via Colli, faciliterebbe l’accesso alla scuola media, alla palazzina dei servizi sanitari e alle Poste, oltre che al supermercato. Una soluzione semplice e praticabile che favorirebbe i residenti delle vie Genova, Dante, Milano e Torino: un gruppo di cittadini che oggi, per raggiungere la zona più servita del paese, deve passare dalla provinciale».
I cittadini sarebbero senz’altro contenti, i proprietari della strada da espropriare, forse meno.

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Pubblicato il 29 Luglio 2019
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