Stadio: il Comune “incassa” la fideiussione del Varese Calcio
La società non aveva effettuato le manutenzioni sulla struttura previste da contratto. L'assessore De Simone: “Utilizzeremo risorse per fare le opere che non sono state eseguite anche in vista dell’apertura della struttura ad associazioni e utenti”
Un lungo elenco di opere di manutenzione non eseguite. Adempimenti contrattuali non rispettati. Mancati interventi sulla struttura che da contratto erano a carico del concessionario. Sono queste le ragioni che hanno portato il Comune di Varese a richiedere la fideiussione per un valore di 100 mila euro prevista dalla convenzione, scaduta lo scorso 30 giugno, sottoscritta tra l’amministrazione e il Varese Calcio che aveva in gestione lo stadio “Franco Ossola”.
Al termine del contratto i tecnici del Comune hanno effettuato i sopralluoghi per verificare le condizioni della struttura sportiva e hanno stilato un lungo elenco di impegni non rispettati e manutenzioni non effettuate sull’impianto.
«Questo pomeriggio – afferma l’assessore allo Sport Dino De Simone -, a fronte della procedura di escussione della fideiussione che abbiamo intrapreso dopo aver verificato che il vecchio concessionario non aveva effettuato tutte le manutenzione sull’impianto previste dalla convenzione, abbiamo ricevuto il bonifico di 100 mila euro da parte dell’assicurazione». La fideiussione era stata concessa al Calcio Varese da un istituto internazionale con una sede a Milano che, dopo le verifiche dei propri periti, ha “staccato l’assegno” a favore di Palazzo Estense.
Tra le inadempienze contrattuali dell’ex gestore ci sono ad esempio le mancate manutenzioni sugli impianti elettrici, idraulici, di videosorveglianza e sulla struttura, fino alle inesistenti cure del campo di gioco principale e di quelli in sintetico.
«Oggi possiamo dire che avevamo fatto bene a chiedere questo impegno contrattuale e inserire nero su bianco la fideiussione nella convenzione – conclude De Simone – in questo modo, con le risorse che abbiamo ottenuto, potremo procedere a fare tutte le manutenzioni che non sono state eseguite lo scorso anno da chi avrebbe dovuto farle secondo contratto. Questo anche in vista dell’apertura dello stadio e dei campi ad associazioni e utenti».
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