Nasce LinC, la rete regionale di dodici cammini in Lombardia
Un progetto sostenuto dalla Regione, che ha l'obiettivo di sviluppare una rete regionale di cammini, coinvolgendo i territori attraversati, le associazioni culturali che promuovono la mobilità lenta

È stato presentato questa mattina, lunedì 30 settembre, a Palazzo Lombardia, il progetto “LinC, Lombardia in cammino, tra reale e digitale”. Un progetto sostenuto dalla Regione, che ha l’obiettivo di sviluppare una rete regionale di cammini, coinvolgendo i territori attraversati, le associazioni culturali che promuovono la mobilità lenta e l’accessibilità, i Comuni, le Province, le associazioni di cammini, gli enti territoriali e del turismo, le scuole.
In tutto i cammini lombardi sono dodici per i quali si procederà all’applicazione di una identità visiva e di un sistema di ‘sovra-segnali’ fisici e digitali, tesi a valorizzare l’insieme dei cammini e le loro interconnessioni.
Si tratta di: Via Francigena, Via Francisca del Lucomagno, Via Postumia, Cammino dei Monaci, Via degli Abati, Cammino della Regina, Cammino di Sant’Agostino, Sentiero del Viandante, Via Priula, Via Mercatorum, Sentiero verde dell’Oglio e Cammino di Santa Giulia.
Sarà creato un sito Internet dei cammini per una comunicazione coordinata. “La Lombardia – ha evidenziato l’assessore Galli – è’ percorsa tutta, da nord a sud, da est a ovest, da questi cammini di carattere prevalentemente religioso nella loro origine. Percorrerli offre un’ottima occasione di conoscenza interiore e delle bellezze del territorio, da quelle naturalistiche ai monumenti, dai fontanili alle chiese. Per questa ragione sono realtà da valorizzare, mettendole in rete fra loro e creando una piattaforma digitale per promuoverle. Si tratta di un patrimonio che e’ una vera e propria ricchezza del nostro territorio”.
“C’e’ l’idea di organizzare un importante appuntamento con l’illustrazione particolareggiata dei 12 percorsi che attraversano il territorio. La nostra regione e’ molto vasta, e’ fondamentale mettere in rete questi percorsi, perche’ l’offerta culturale deve essere ben organizzata, ha concluso l’assessore regionale all’Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli.
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