“Emergenza climatica, Tradate fa tanto. La mozione va riscritta”
L'assessore all'ambiente Vito Pipolo risponde al Pd, aggiungendo che la città ha recentemente raggiunto anche il 79% di raccolta differenziata

«La mozione per l’emergenza climatica è condivisibile dal punto di vista ideologico, ma va riscritta perché Tradate da molto tempo affronta positivamente questo argomento, e con risultati notevoli». Così l’assessore all’ambiente Vito Pipolo risponde al Partito Democratico sulla mozione presentata nei giorni scorsi, aggiungendo che la città ha recentemente raggiunto anche il 79% di raccolta differenziata, oltre a fare da anni un lavoro di informazione con le nuove generazioni.
«La questione ambientale è un concetto che abbiamo sempre seguito – spiega l’assessore -. Tradate ha un territorio di 22mila chilometri quadrati, di cui il 55% boschi e solo il 27% come aree urbanizzate. Le amministrazioni che si sono succedute sono sempre state attente a preservare il verde. Noi siamo già sul pezzo da tempo. Come con la legge che prevede la piantumazione per i nuovi nati. Noi lo facciamo da sempre. Nel 2018, ad esempio, oltre ai 159 alberi per i nuovi nati, posizionati in aree pubbliche, ne abbiamo aggiunti altri 200».
«Poi altri aspetti importanti, come la differenziata che è arrivata al 79%, al terzo posto tra i comuni sopra i 15mila abitanti in provincia di Varese – spiega Pipolo -. Non è che questi risultati arrivano per caso: l’ultima campagna contro la plastica è stata quella di distribuire borracce in metallo a tutti i bambini delle scuole. Un progetto attuato insieme a Seprio Patrimonio e Servizi, facendo capire ai ragazzi il ciclo dei rifiuti. Oltre alla didattica e parlare con le nuove generazioni, c’è anche l’aspetto repressivo. Grazie alla polizia locale abbiamo inasprito i controlli contro gli abbandoni: da inizio anno sono state comminate 94 sanzioni, con una segnalazione alla magistratura».
E conclude: «La nostra disponibilità ad aprire un dialogo con questa mozione è alto. Sapendo che siamo partiti da lontano, possiamo discuterne e migliorarla, attualizzando il documento alla realtà cittadina. Così come è scritta sembra sia una città che fa ben poco per l’ambiente. Ma non è così».
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