Nove grifoni in volo nei cieli della Valceresio
Domenica 13 ottobre il Gruppo Insubrico di Ornitologia ha avvistato i nove esemplari di Gips fulvus tra Arcisate e Bisuschio
(Nella foto un esemplare di Gyps fulvus – Immagine di repertorio)
La capillare rete degli osservatori del Gruppo Insubrico di Ornitologia con sede a Clivio colpisce un’altra volta.
«Domenica 13 ottobre intorno alle 15 è stato avvistato e documentato un gruppo di ben nove grifoni (Gyps fulvus), maestosi avvoltoi dalla sagoma inconfondibile e dall’apertura alare fino a oltre 2 metri e mezzo», raccontano Monica Carabella e Federico Pianezza.
Il gruppo è stato osservato proprio da Monica Carabella e Federico Pianezza mentre sorvolava il versante destro della Valceresio, nella zona tra Arcisate e Bisuschio, volteggiando in parte sul versante boscato roccioso e in parte oltre le cime (intorno a 1000 m di quota), con le sagome stagliate nel cielo: «Nel giro di qualche minuto, tutto il gruppo ha “infilato” una corrente termica ascensionale, ha guadagnato quota e si è allontanato compatto verso Nord/Nord-Ovest».
Si tratta della 14esima osservazione per la provincia di Varese dal 2010 (non sono note segnalazioni documentate di questa specie prima di tale anno), e ha superato il precedente record di numerosità, che era di 8 individui osservati insieme il 12 giugno 2017 da R. Tomasini sui monti sopra Laveno Mombello.
«Sempre la scorsa settimana, venerdì 11 ottobre, un altro isolato individuo di Grifone è stato osservato dal nostro socio Marco Bergomi sopra i monti della Rasa – aggiungono – Il transito di Grifoni “erratici”, specialmente in periodo non riproduttivo, è sempre più frequente nel Nord Italia, grazie a progetti ormai annosi di reintroduzione della specie, altrimenti estinta sulle Alpi italiane. Attualmente la popolazione (transnazionale) dell’intero arco alpino è in buona salute, e i nostri avvistamenti lo confermano».
Il Grifone è un uccello necrofago, cioè si nutre di carogne di mammiferi selvatici o bestiame allo stato brado; nelle zone di reintroduzione vengono spesso mantenuti dei “carnai” a cielo aperto riforniti da scarti dei macelli: “I Grifoni troveranno l’ambiente adatto nelle nostre montagne? – si chiede Monica Carabella, autrice delle due foto in questa pagina – Visti domenica in un ambiente roccioso con pareti a picco (dove nidificano in colonie), per un attimo è stato bello pensare di sì».
(Nelle fotografie di Monica Carabella sopra e qui sotto: 4 dei 9 individui osservati)
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